La Nuova Sardegna

Nuoro

Dal Governo 17 milioni per Bitti

di Simonetta Selloni
Dal Governo 17 milioni per Bitti

Fondi per la ricostruzione, ieri via libera del Consiglio dei ministri su proposta del presidente Draghi

15 aprile 2021
3 MINUTI DI LETTURA





BITTI. Per il ritorno alla normalità di Bitti dopo l’alluvione del 28 novembre scorso, arrivano altri 17 milioni e 200mila euro. Li ha stanziati il Governo ieri mattina. Lo ha comunicato Giuseppe Luigi Cucca, senatore nuorese e vice presidente di Italia Viva in Senato: «Grazie al Governo Draghi e ai rappresentanti di Italia Viva, che continuano a seguire con attenzione le sorti della Sardegna». Sempre ieri, il comunicato ufficiale di Palazzo Chigi informa che «Il Consiglio dei ministri, su proposta del presidente Mario Draghi, ha deliberato un ulteriore stanziamento di fondi per il comune di Bitti, in provincia di Nuoro, per il quale era stato già dichiarato lo stato d'emergenza a seguito degli eccezionali eventi meteorologici che si sono verificati il 28 novembre 2020. Per effettuare gli interventi necessari si è deciso di stanziare l'ulteriore somma di 17,2 milioni di euro a valere sul fondo per le emergenze nazionali».

I fondi seguono un primo stanziamento del Governo di due milioni di euro deciso 72 ore dopo l’alluvione, assieme alla dichiarazione dello stato di emergenza. Erano seguite polemiche per quella che era stata definita esiguità nello stanziamento, anche se nella stessa delibera del Consiglio dei ministri era specificata l’assoluta provvisorietà della misura, in attesa di una quantificazione precisa dei danni che in quel momento non poteva essere definita. Qualche settimana fa, durante un vertice a Bitti presieduto dal sindaco Giuseppe Ciccolini e dal commissario straordinario per l’alluvione Antonio Belloi, il fabbisogno per il ripristino della normalità era stato individuato in 110 milioni di euro.

Con i 17 milioni e 200mila euro, sale a poco più di 24 milioni l’impegno disposto dal Governo in favore di Bitti. Bisogna infatti includere anche 5 milioni di euro, a valere sulla Finanziaria, ottenuto grazie a un emendamento proposto dal senatore Cucca, già nelle disponibilità del ministero dell’Economia e destinati a interventi sul patrimonio pubblico. «Lo stanziamento nazionale licenziato oggi è un segnale concreto lungo la strada della ripartenza che meritano i cittadini e le imprese di Bitti». I fondi saranno utilizzati per la sistemazione della Provinciale 3 Bitti-Onanì (5 milioni), per gli interventi compiuti da Abbanoa (due milioni), mentre dieci milioni andranno a coprire gli interventi urgenti di ripristino, in parte già compiuti. Alcuni di questi, anche di mitigazione del rischio idraulico, hanno un carattere definitivo. In questo ambito, nel 2015, la Regione aveva stanziato 18 milioni; altri 32 saranno invece resi disponibili dal Governo appena sarà pronta la progettazione degli interventi.

Sui fondi post-alluvione, oltre ai 24 milioni del Governo, ci sono i 40 milioni resi disponibili dalla Regione nell’immediatezza. Di questi, 10 sono andati a coprire i danni subiti dai privati, sotto forma di ristori (auto, attività, case); venti milioni per le infrastrutture pubbliche, come ad esempio il ripristino di strade, piazze, infrastrutture varie; dieci milioni per l’agricoltura, anche se la loro destinazione precisa è riservata ai danni sulle produzioni, e a Bitti i danni sono soprattutto infrastrutturali. Il conto complessivo è di 64 milioni di euro, una cifra con la quale si può ragionare per ridare al paese la sua fisionomia in gran parte cancellata dall’acqua. «Vigileremo affinché gli impegni assunti siano confermati. Nei prossimi giorni invieremo la nostra proposta all’assessore regionale all’Ambiente, Gianni Lampis, e al Commissario per l’emergenza alluvione, Antonio Pasquale Belloi, per l’utilizzo delle risorse stanziate per Bitti dopo l’alluvione, 40 milioni di euro, e confermate nell’incontro tenuto nell’aula consiliare del nostro Comune lo scorso 26 marzo».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
L’intervista in tv

Alessandra Todde: «L’Italia non è il paese della felicità che racconta la premier Giorgia Meloni»

Le nostre iniziative