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Nuoro

Il futuro del capoluogo, incontro tra vescovo e giunta comunale

Il futuro del capoluogo, incontro tra vescovo e giunta comunale

NUORO. Quale città dopo la morsa del Covid? Come sostenere il capoluogo nella ripresa, ma prima ancora, come costruirla? Delle prospettive di Nuoro hanno parlato ieri il sindaco Andrea Soddu e tutta...

17 aprile 2021
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NUORO. Quale città dopo la morsa del Covid? Come sostenere il capoluogo nella ripresa, ma prima ancora, come costruirla? Delle prospettive di Nuoro hanno parlato ieri il sindaco Andrea Soddu e tutta la sua giunta con il vescovo Antonello Mura. Un incontro in Curia, auspicato dal presule, per confrontarsi su questi argomenti e capire come le due istituzioni possano collaborare.

Il vescovo, come d’altronde aveva già fatto durante l’omelia per la festa del Redentore – esortando il territorio a riprendere in mano il suo futuro – ha ribadito quanto sia importante per la città pensare alle prospettive che risiedono nei suoi talenti. Anche da parte degli amministratori si è espressa la volontà di coinvolgere la comunità in un pensiero positivo, tenendo in particolare conto le categorie più fragili e i giovani.

«Abbiamo detto al vescovo Mura che abbiamo l’ambizione di costruire una città più moderna, contemporanea, attraente», ha detto il sindaco Soddu. «Intendiamo farlo migliorando la qualità della vita, esercitando fino in fondo il ruolo degli amministratori. Vale a dire porre le condizioni per creare lavoro ma partendo dai talenti, come ha suggerito monsignor Mura, propri di questa città».

Secondo Soddu e il suo esecutivo, questi talenti sono l’ambiente, l’ecologia, la cultura, i servizi alla persona. «In Europa il nodo del settore produttivo è sempre più focalizzato sui servizi alla persona e sull’ambiente. Ecco perché per noi sono importanti», ha aggiunto il sindaco.

In questo progetto, l’Università riveste un ruolo centrale. «Non solo come attrattore di nuovi cittadini, che è un obiettivo ambizioso al quale noi guardiamo. L’Università, per come la vediamo noi, è un teatro didattico dal quale attingere nuovi stimoli e spunti di crescita», ha ancora precisato Soddu.

«Come amministratori siamo grati al vescovo per aver auspicato l’incontro, certamente un punto di partenza per il futuro della città». D’altronde, lo stesso vescovo aveva sottolineato che « La Chiesa diocesana vuole e intende fare la sua parte, non rimarrà in silenzio, non rimarrà ai margini, preferirà essere criticata che rimanere assente».(si.se.)

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