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Silanus punta sulla poesia in limba

Silanus punta sulla poesia in limba

Il progetto comunale “Pitzinnos a bolu” ha passato la prima selezione dell’Anci

23 aprile 2021
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SILANUS. È stato superato i primo scoglio del progetto culturale "Pitzinnos a bolu" che si propone di tutelare e valorizzare le tradizioni locali e in modo particolare la poesia orale. L’iniziativa, ideata per promuovere e tutelare l’arte e soprattutto “sa Limba”, nell’ambito del bando “Fermenti in Comune” promosso dall’Anci, ha superato la prima fase di selezione ed è stata ammessa al secondo step di valutazione della commissione, dicono gli amministratori locali. «L’iniziativa si inserisce coerentemente nell’azione amministrativa degli ultimi anni, che ha cercato di promuovere il patrimonio storico e culturale del paese».

I temi centrali individuati per portare avanti il progetto sono la salvaguardia della lingua sarda (che se non adeguatamente tutelata rischia di andare persa in pochi decenni) e la valorizzazione della poesia estemporanea. «L’idea di fondo è, infatti, quella di tramandare alle nuove generazioni almeno una parte della grande ricchezza culturale di Silanus, e fornire loro gli strumenti per preservarla, valorizzarla e promuoverla, per farne elemento trainante dell’economia locale» sottolineano gli amministratori comunali.

Se il progetto otterrà il finanziamento previsto dal bando, potrà offrire significative opportunità formative e lavorative ai giovani del territorio, nonché generare nel lungo periodo nuovi spunti di crescita economica e occupazionale. Un progetto che bene si sposa con “Sa domo de sa poesia cantada”, la casa museo sulla poesia improvvisata (conosciuta anche come poesia a bolu) inaugurata lo scorso anno a Silanus nei locali della casa Aielli. Uno scrigno culturale che racconta la storia della poesia (dal 1896 ai giorni nostri) e di tutti i cantadores che si sono esibiti sui palchi a colpi di ottave endecasillabe.

Un mondo in cui Silanus si ritaglia un ruolo importante visto che per circa mezzo secolo (dal 1951 sino al 1999) ha avuto due grandi poeti improvvisatori che si sono esibiti contemporaneamente, Mario Masala e Francesco Mura (nell’Isola non c’è un altro paese che possa fregiarsi di questo primato). Il testimone è in seguito passato tra le mani di Totore Cappai e Alessandro Arca che con impegno e dedizione portano avanti l’arte poetica dell’improvvisazione orale. Ora arriva il progetto “Pitzinnos a bolu” che può dare nuova linfa alla poesia di piazza. (t.c.)

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