La Nuova Sardegna

Nuoro

«Il Pd è con gli artigiani e i commercianti»

«Il Pd è con gli artigiani e i commercianti»

Il circolo di Dorgali-Cala Gonone chiede alla Regione interventi rapidi a sostegno del comparto

24 aprile 2021
2 MINUTI DI LETTURA





DORGALI. Il circolo Dorgali-Cala Gonone del Partito democratico, in collaborazione con i Giovani democratici, è solidale con gli artigiani, i commercianti e i lavoratori autonomi per i gravi danni e perdite subiti in questi 14 mesi di pandemia; «un pensiero particolare da parte nostra anche a tutti i dipendenti, che ruotano a vario titolo intorno queste realtà».

«Sì, contiamo i mesi e giorni – si legge in una nota diffusa dalla segretaria Valentina Schirru e dal consigliere comunale Lino Fancello a nome del direttivo Pd – perché mesi e giorni, che si inanellano uno di seguito all’altro, descrivono meglio la drammaticità e l’angoscia vissuta da tante famiglie e aziende, costrette a fare i conti con introiti mancati e con ristori inadeguati e spesso non ancora del tutto pervenuti e utenze e spese fisse che arrivano comunque e incombono inesorabili. Sullo sfondo si staglia a tinte evanescenti un’amministrazione regionale in ritardo ormai su tutto con un piano vaccinale che procede a rilento, incapace di gestire l’ordinario e che non è ancora in grado di rispondere alle molteplici interrogazioni del 2020 e del 2021 del Partito democratico sulla legge 48 già presente nella legge di bilancio del 2019, ma senza l’erogazione di un euro». L’aspetto della 48, secondo Schirru e Fancello «è strettamente legata a Dorgali, che con le due iniziative molto partecipate “Il ceto dei coraggiosi” ha contribuito all’elaborazione del testo, attraverso l’ascolto e l’interlocuzione con vari rappresentanti del settore artigiano e commerciale».

«Il Partito democratico è sempre disponibile a proseguire la collaborazione con questo settore nevralgico dell’economia dorgalese in stretto contatto con i nostri rappresentanti regionali, affinché quanto stanziato da tale legge possa essere messo a regime, così da consentire alle nostre imprese, comprese nelle circa 70mila sarde del settore dell’artigianato, commercio e turismo, di essere sollevate dall’incubo dei contributi previdenziali nonché avere un riscontro finanziario tangibile che possa loro consentire di riaprire in sicurezza con le dotazioni stabilite per legge a seguito dell’emergenza sanitaria». «Sarebbe inoltre opportuno – concludono Schirru e Fancello – che l’amministrazione comunale valutasse l’opportunità di sospendere anche per questa stagione il tributo Cosap/Tosap, per ora infatti risulta sospeso fino a giugno 2021». (n.mugg.)

Incarichi vacanti

Sanità nel baratro: nell’isola mancano 544 medici di famiglia

di Claudio Zoccheddu
Le nostre iniziative