La Nuova Sardegna

Nuoro

La ciclabile rallentata dalla burocrazia

di Alessandro Farina
La ciclabile rallentata dalla burocrazia

Bosa. Da sei anni ancora sulla carta la pista costiera che arriva sino a Magomadas

24 aprile 2021
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BOSA. Il progetto che prevede la realizzazione di una pista ciclabile fra Magomadas, Turas e Bosa Marina, nell’ambito del più ampio progetto di sviluppo territoriale chiamato “La sapienza del villaggio: crescita e sviluppo nel Montiferru, Alto Campidano e Planargia”, fa un altro passettino in avanti nel complesso iter di realizzazione che inizia nel lontano 2015. Nei giorni scorsi infatti, dopo una richiesta da parte degli uffici competenti della Regione, l’esecutivo guidato dal sindaco Piero Franco Casula ha nuovamente inserito all’ordine del giorno l’argomento, approvando un nuovo schema di convenzione e accordo di collaborazione tra assessorato lavori pubblici della Regione, Unione dei Comuni e l’ente locale in riva al Temo.

A disposizione per la realizzazione di questa pista ciclabile c’è una discreta somma, che ammonta ad un milione e mezzo di euro. Ma soprattutto la possibilità di offrire, in tema di turismo attivo e tempo libero, una struttura di richiamo regionale per gli amanti delle avventure su due ruote. Questione condivisa dalle Unioni dei Comuni tra Planargia, Montiferru e Alto Campidano da tempo, visto che ancora si è alle prese con la fase burocratica.

La delibera approvata all’unanimità nella sala giunta del comune di Bosa qualche giorno fa, richiama infatti una serie di atti che dal 2015 arrivano al 2017 e da qui al 2020. Quando la tortuosa autostrada di carta riprende con l’individuazione del responsabile unico del procedimento: questa volta il responsabile dell’area lavori pubblici del comune di Bosa. Si tengono quindi una serie di riunioni in videoconferenza, causa le restrittive norme Covid, con gli enti interessati; che propongono la stipula di una convenzione-accordo di collaborazione.

Tutto viene spedito nel marzo scorso all’assessorato ai lavori pubblici della Regione, all’Arst quale soggetto attuatore del progetto e alle Unioni dei comuni interessate. Da Cagliari però la risposta è che è necessario elaborare e condividere un nuovo schema di convenzione-accordo di collaborazione. Che approda in un’ennesima videoconferenza svoltasi il 31 marzo. Questo l’atto nuovamente all’attenzione ed approvato dalla giunta Casula qualche giorno fa che sarà poi trasmesso al responsabile comunale del servizio competente per gli altri necessari adempimenti.

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