La Nuova Sardegna

Nuoro

Sull’incidente di Gavoi la lente della Procura

di Simonetta Selloni
Sull’incidente di Gavoi la lente della Procura

Continuano gli accertamenti sul ferimento dello studente 17enne a Sa Matta Dal Comune nessuna autorizzazioni per il cantiere. Il ragazzo è stabile ma grave

03 maggio 2021
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GAVOI. Rimangono stabili, ma gravissime, le condizioni dello studente d17enne di Gavoi, travolto venerdì scorso da un grosso masso, mentre si trovava in località Sa Matta, alla periferia del paese. Il ragazzo è stato sottoposto a un lunghissimo intervento chirurgico, all’ospedale San Francesco di Nuoro, durato parecchie ore. Una équipe multidiciplinare ha operato per arginare le terribili ferite riportate dal masso, che hanno interessato l’addome, la colonna vertebrale e le gambe. La situazione è critica, ma, come ha sottolineato il sindaco di Gavoi Salvatore Lai, «ora non resta che attendere e sperare. Ho parlato con il padre che come, immaginabile, è affranto dal dolore ma ripone sul flebile respiro di suo figlio la speranza che possa farcela. E noi con lui».

Sul versante dell’inchiesta, i carabinieri di Ottana, su incarico della Procura della Repubblica del capoluogo, stanno raccogliendo ogni possibile elemento utile per ricostruire la dinamica dell’incidente. L’area in cui è accaduto, Sa Matta, non è lontana dall’abitato.

Il terreno è privato, e bisogna ora capire che tipo di lavori vi si stessero eseguendo, considerando anche il fatto che tutta quella zona è sottoposta a vincolo idrogeologico. Dal Comune non risulta esser stata rilasciata alcuna autorizzazione per svolgere i lavori, eppure sul posto era in attività un mezzo meccanico con il quale si stava procedendo a uno spietramento. Secondo i primi accertamenti, il masso che ha colpito lo studente si sarebbe staccato improvvisamente sulla parete, schiacciando il ragazzo contro un altro masso.

Sul luogo, oltre che i carabinieri di Gavoi e Ottana, sono arrivati anche gli ispettori dello Spresal, il Servizio di prevenzione e sicurezza sul lavoro della Assl. Sono tante le domande alle quali si dovrà dare una risposta. Cosa ci faceva il ragazzo in un’area dove erano in funzione mezzi meccanici? E se erano in corso lavori, il cantiere era stato autorizzato e da chi? Le condizioni di sicurezza erano garantite? I carabinieri di Ottana, coordinati dal capitano Gianluigi Carriero, hanno sentito già alcuni testimoni, e in particolare le persone che si trovavano sul posto.

La zona in cui è accaduto l’incidente e il mezzo meccanico sono stati posti sotto sequestro dalla magistratura. Oggi anche dall’amministrazione comunale saranno avviate le verifiche nell’area dell’incidente.

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