La Nuova Sardegna

Nuoro

«Le demolizioni dei ruderi le pagano i proprietari»

«Le demolizioni dei ruderi le pagano i proprietari»

L’assessore Beccu respinge la proposta di alcuni residenti nel rione San Pietro «Caricare i costi sul Comune e dunque su tutti i cittadini sarebbe un’ingiustizia» 

10 maggio 2021
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NUORO. Negli ultimi giorni, un nuovo crollo nel centralissimo quartiere di San Pietro, in via Sassari, dove un tetto malridotto ha ceduto seguendo la facciata crollata alcuni anni fa, ha risvegliato il dibattito sul destino dei numerosi immobili che oggi versano in grave stato di abbandono. Dai residenti di Santu Predu è arrivata una proposta: agevolazioni per i proprietari di case con abbattimento dei costi per il suolo pubblico nel caso dell’utilizzo di impalcature per eventuali ristrutturazioni; e dimezzamento della quota dovuta per lo smaltimento dei detriti e dei rifiuti speciali. Perentoria la risposta dell’assessore comunale ai Lavori pubblici Fabrizio Beccu: «Assolutamente no. È impensabile dover creare disparità tra i singoli cittadini». La motivazione è chiara: «Perché dovremmo agevolare chi è inadempiente da decenni su un bene di sua proprietà, al punto di creare un pericolo concreto per gli altri – commenta il vice sindaco – e non invece un residente in altri quartieri cittadini, che si prende cura della sua casa abitualmente? Sarebbe un’ingiustizia, non solo: creerebbe un precedente del quale a lungo andare qualcuno, magari proprietario di più immobili in centro, potrebbe approfittare ampiamente e senza misura». Se di agevolazioni non se parla nemmeno, diversi sono i provvedimenti che l’amministrazione comunale intende mettere in atto da qui a qualche mese: «Abbiamo pensato di prevedere un fondo di bilancio – spiega Beccu – che ci consenta di intervenire su quei beni in caso di inerzia da parte dei proprietari rispetto alle ordinanze di demolizione. Il Comune potrà intervenire attribuendo successivamente gli oneri ai proprietari. Lo stesso varrà per una eventuale semplice messa in sicurezza degli immobili: che si tratti di sistemare un cornicione pericolante o una facciata prossima al crollo. L’obiettivo – prosegue – è anche creare una “crisi di coscienza” sugli inadempienti: trattandosi di bilancio comunale, si sta parlando di soldi di altri cittadini da dover spendere su beni di privati e questo non è giusto». Non è l’unica novità in vista: «Abbiamo in programma la possibilità di attuare finalmente un piano colore per il centro storico che valga per i quartieri sia di San Pietro sia di Seuna. Nuoro è una delle poche città italiane che ancora non lo ha ed è arrivato il momento – dice il vice sindaco – di una vera e propria inversione di tendenza che migliorerà il decoro dei due quartieri storici della città». Quali le agevolazioni per i proprietari: «Nessuna se non quelle previste in campo regionale o ministeriale – chiude Beccu –. Bisogna togliersi dalla testa che la competenza sia solo comunale. Molto più importante è il parere dei vigili del fuoco e della Soprintendenza. Non possiamo permetterci di agire se non dopo il benestare degli organi competenti». (a.m.)

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