La Nuova Sardegna

Nuoro

L’alluvione a Bitti nelle ceramiche Terrapintada

L’alluvione a Bitti nelle ceramiche Terrapintada

La galleria MancaSpazio dedica un omaggio ai tre designer artigiani come esempio di ripartenza

12 maggio 2021
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NUORO. Un omaggio a un’eccellenza del design artigiano in Sardegna che è anche una testimonianza della voglia di risorgere di Bitti e dei suoi abitanti dalle ferite delle drammatiche alluvioni del 2013 e del 2020. Non a caso il titolo scelto dalla galleria MancaSpazio che ospita la mostra è “A battaglia finita - Terrapintada ceramiche”, sodalizio composto da Simonetta Marongiu e dai fratelli Robert e Giulia Carzedda.

Il significato lo spiega il sindaco di Bitti, Giuseppe Ciccolini, nel catalogo: “Se la forza della natura si impone sull’arte è poi compito dell’arte stessa inglobarne gli effetti, a volte anche devastanti come è successo a Bitti con l’alluvione del 28 novembre 2020, e renderli strumento di memoria e allo stesso tempo di ripartenza, luogo di riflessione e di presa di coraggio di un’intera comunità. Le opere infangate degli artigiani di Terrapintada raccontano proprio questa esperienza, dove la manualità dell’uomo si fonde con la furia della natura. Dove le storie dei singoli si contaminano e l’arte trova terreno fertile per alimentare ragionamenti e proposte. Perché anche dalle situazioni più difficili possono nascere, in un processo articolato, positività e bellezza. L’esposizione programmata nel capoluogo barbaricino avrà quindi un doppio compito: quello di raccontare ciò che è stato e quello di indicare una delle diverse vie della rinascita che i bittesi sono disposti a percorrere per riconquistare una condizione di normalità che gli spetta”.

La mostra “A battaglia finita” nasce per far conoscere l‘archivio dei Terrapintada e i passaggi che le opere hanno affrontato e superato, in un racconto che vuole allontanarsi dall’emotività dell’evento catastrofico, per sottolineare invece, come, attraverso l’arte, a battaglia finita, la creatività abbia vinto sul fango e sulla rassegnazione e anzi, proprio attraverso il fango e i detriti rinasce ancora più entusiasta e pulita. La selezione di trenta opere, descrive sia la storia dei Terrapintada, sia le collaborazioni che negli ultimi 25 anni hanno portato avanti con artisti e designer, come Antonello Cuccu, Gianfranco Pintus, Alessio Tasca e Lee Babel. La mostra è accompagnata da un catalogo con i testi di Chiara Manca e Concettina Ghisu, con fotografie di Nelly Dietzel, su progetto grafico di Sara Manca.

La mostra apre il 15 Maggio alle 17. Orari dal martedì al sabato, dalle 18 alle 20, da MancaSpazio via della Pietà 11.
 

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