La Nuova Sardegna

NUORO. Novità anche nella gestione del museo Man, anche se per il commissario straordinario della Provincia Costantino Tidu l’obiettivo è trasformare la “controllata” dell’ente in una Fondazione. Nel frattempo, però, senza clamori, Tidu ha modificato radicalmente la gestione del museo con una decisione che sortirà i suoi effetti nei prossimi mesi. Il Man infatti avrà un proprio direttore generale. Va detto che a suo tempo anche la prima direttrice del Man, Cristiana Collu, fu inquadrata negli ultimi anni del mandato come dirigente della Provincia, con tutti gli standard economici del ruolo, fatto che aveva sollevato non poche critiche all’amministrazione allora in carica. Con il suo successore si era tornati a un normale incarico di direzione, e all’attribuzione di responsabile amministrativo a un dirigente della Provincia attivo in un altro settore.

Con il regolamento approvato lo scorso dicembre cambia tutto. Ci sarà appunto un direttore generale, che verrà nominato dal consiglio d’amministrazione che ne determinerà durata e stipendio. Accanto a lui ci saranno altri due direttori: uno amministrativo e uno artistico. Il primo verrà scelto dalla Provincia tra i propri dirigenti, mentre il secondo, cioè la figura a cui comunemente si fa riferimento quando si pensa a un direttore di un museo d’arte, ossia un esperto in materia, sarà scelto in base a un concorso come sinora è accaduto. Nelle more di questo cambiamento da registrare il fatto che l’incarico triennale dell’attuale direttore Luigi Fassi, scaduto ad aprile, è stato rinnovato di otto mesi, sino al 31 dicembre. Tornando al direttore generale, nel regolamento non si fa alcun cenno alle caratteristiche e ai titoli occorrenti per accedere al ruolo: questo significa che potrebbe essere una nomina essenzialmente politica. Il consiglio d’amministrazione passa infine da 3 a 5 componenti compreso il presidente. (p.me.)