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Covid, Nuoro: «Io soggetto fragile ancora senza vaccino»

Luciano PIras
Covid, Nuoro: «Io soggetto fragile ancora senza vaccino»

Il presidente dell’Ail provinciale Leone Soddu: «Non posso uscire da casa, ho 87 anni e neppure mi rispondono»

16 maggio 2021
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NUORO. Lui ha 87 anni: è un soggetto fragile, non può uscire di casa e non è stato ancora vaccinato. La sua badante, di anni ne ha 49: troppo giovane, perciò neppure lei è stata ancora vaccinata, anche se va da una casa all’altra per assistere persone diverse. Anzi, peggio ancora, dice lui: «È una settimana che aspetto una risposta e dall’Ats non mi hanno neanche degnato di una parola», sottolinea Leone Soddu, storico presidente dell’Ail di Nuoro. Abituato a mille battaglie contro la leucemia e sempre schierato in prima fila per la sanità pubblica, stavolta è costretto ad alzare la voce perché sente che i suoi «diritti di cittadino sono letteralmente calpestati». «E come me, chissà quanti altri nuoresi costretti a rimanere chiusi in casa sono ancora senza vaccino?» si chiede.

«Non vorrei che anche questa situazione sia un segnale dell’indebolimento del nostro territorio a favore di Cagliari e Sassari» ironizza (ma non troppo!) memore di tante vertenze sindacali portate avanti quando era segretario della Cisl provinciale. Mentre la moglie, tre anni più piccola di lui, è stata regolarmente vaccinata nel Centro allestito dalla Assl in viale Costituzione, lui deve ancora aspettare: non può uscire di casa, ogni passo che fa nel loro appartamento deve farlo tenendosi al deambulatore, è fragile, anzi: fragilissimo, visto il lungo elenco di patologie di cui soffre. Ha estrema necessità che il vaccino gli venga fatto a domicilio («E vogliamo pensare a tutti gli allettati?» cerca di alzare la voce).

«Il problema è che la mia badante, persona straordinaria, che viene da me cinque volte alla settimana, dalle 9 alle 12, potrebbe essere suo malgrado vettore di contagio diretto o indiretto» spiega Leone Soddu. La badante, infatti, lavora anche per conto di altre famiglie e anche lei è in attesa del vaccino. «Io ho consegnato la mia tessera sanitaria al nostro medico di famiglia, che ha trasmesso i dati all’Ats – racconta ancora Soddu –. Ma dopo sette giorni, non so ancora se verrò vaccinato, né quando eventualmente verrò vaccinato».

Con il pensiero fisso rivolto ai volontari della sezione nuorese dell’Associazione italiana contro leucemie linfomi e mieloma, e soprattutto ai pazienti oncologici che un tempo andava a trovare tutti i giorni in reparto all’ospedale San Francesco, Leone Soddu pretende risposte. E non tollera aspettare ancora. «Il diritto alla salute è sacrosanto, nessuno deve permettersi di calpestare i diritti fondamentali come se nulla fosse». «In questo momento il vaccino è un diritto, e come me tanti nuoresi aspettano ancora di essere vaccinati».

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