SINDIA
Seicento firme di protesta contro le due rotatorie
di Sandro Biccai
SINDIA. Sono seicento le firme raccolte fino a questo momento per contestare il progetto dell'Anas che, nell'ambito degli interventi di adeguamento della 129 bis nella tratta Sindia-Suni, prevede la...
29 maggio 2021
2 MINUTI DI LETTURA
SINDIA. Sono seicento le firme raccolte fino a questo momento per contestare il progetto dell'Anas che, nell'ambito degli interventi di adeguamento della 129 bis nella tratta Sindia-Suni, prevede la realizzazione di due rotatorie del diametro di 40 metri ciascuna negli ingressi principali del centro abitato di Sindia. «Non appena è stato pubblicato l'avvio del procedimento per l'apposizione dei vincoli preordinati agli espropri – fanno sapere i proprietari dei terreni interessati – ci siamo mobilitati per opporci alla realizzazione di due opere che riteniamo superflue, estremamente dispendiose sotto il profilo economico e del consumo del territorio, ed in contrasto con il carattere di pubblica utilità posto a fondamento dell'istituto dell'espropriazione». Dopo aver incontrato il sindaco Luigi Daga e il tecnico comunale Paolo Sinis, i proprietari delle aree coinvolte hanno avviato una petizione online e cartacea, e inviato una lettera contenente le proprie osservazioni al responsabile del procedimento e alla direzione progettuale dell'Anas, e al sindaco di Sindia. «Auspichiamo che a breve si possa svolgere un incontro che veda confrontarsi allo stesso tavolo noi proprietari, i funzionari dell'Anas e l'amministrazione civica e che possa portare a rimodulare il progetto – osservano gli interessati –. Chiediamo inoltre che il consiglio comunale di Sindia assuma una posizione netta e manifesti il proprio diniego a due opere inutili che, se realizzate, avrebbero un impatto fortemente negativo su aree urbanizzate edificate ed apprezzabili aree agricole, dove sono presenti un edificio di distinto pregio architettonico con giardino annesso, e diversi alberi, comprese delle querce secolari. Tutte le aree vicine subirebbero dei danni e molto probabilmente sarebbero destinate ad abbandono ed incuria. Bisogna evitare che ciò accada».