La Nuova Sardegna

Nuoro

Bagarre su Casa Satta Psi e Fratelli d’Italia “bocciano” il Comune

di Francesco Pirisi
Bagarre su Casa Satta Psi e Fratelli d’Italia “bocciano” il Comune

Forze politiche antitetiche unite per dire no all’Infopoint «Davvero stravagante l’idea di farne un ufficio turistico»

05 giugno 2021
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NUORO. Due sodalizi politici prendono posizione sul futuro della casa del poeta e avvocato Sebastiano Satta, sulla piazza omonima. Chiedono all’amministrazione municipale di farne uno spazio dove studiare la figura e l’opera di Satta, così come di altri giuristi. Sono il circolo socialista “Peppino Catte” e il coordinamento cittadino di Fratelli d’Italia. Forze su posizioni politiche antitetiche, che si ritrovano unite nel dire “no” al piano del Comune per fare dell’edificio la sede del proprio ufficio turistico, pur con all’interno la sala con lo studio che fu di Satta. La coabitazione dei due ambienti, da Psi e Fratelli d’Italia non è però tra le soluzioni da contemplare. La riunione nei giorni scorsi del circolo “Catte” si è conclusa con un documento severo nei confronti dell’amministrazione, guidata da Andrea Soddu, nonostante la sostengano come parte della maggioranza: «Tra le figure di spicco della cultura sarda troviamo Sebastiano Satta, personaggio inarrivabile e da molti amato. È proprio questo amore, ancora così forte – aggiungono i socialisti – che porta una parte dei nuoresi a rifiutare l’idea stravagante di fare della casa l’infopoint turistico».

Dal coordinamento cittadino di Fratelli d’Italia la nota della responsabile, Katiuscia Musu: «Si tratta di un grave errore logistico e di prospettiva. Altra cosa – aggiunge – non si guarda alla possibilità che finalmente si possa rilanciare la piazza omonima, dentro un progetto coordinato, che tenga conto di tutte le bellezze di Nuoro». La casa dove visse Satta, tra l’800 e il ‘900, dal 2003 è di proprietà del Comune. Nel 2008 è iniziato il restauro, finanziato dalla Regione. Ma già dalla metà degli anni ’80 il Comune aveva ricevuto in dono dai familiari del Vate una parte della biblioteca e il mobilio dello studio. Mentre i manoscritti delle poesie e il fondo giuridico erano stati affidati al consorzio “Satta”. Ritornando ai socialisti, da via Roma, sede del circolo, arriva la proposta alternativa. Per l’ufficio d’informazione: «Potrebbero essere utilizzati la casa dei contrafforti o altri edifici di proprietà comunale». Mentre per l’allestimento della casa “Satta”, gli iscritti al Psi si rifanno all’idea dei sindaci che hanno proceduto il “civico” Soddu, a iniziare dal repubblicano Annico Pau, per andare all’ex Pd, Mario Zidda: «Va rispettata questa casa in tutto il suo valore, onorandola e rendendola un museo. Un centro di studi giuridici – aggiungono i socialisti – che includa i tremila libri della biblioteca, i testi inediti, la sala studio del poeta e i tre quadri, che gli eredi hanno donato alla città».

Rispetto al circolo “Catte”, Fratelli d’Italia non concorda sulla continuità di quanto pianificato dalle amministrazioni precedenti. Musu: «Ciò che serve, e non è mai stato fatto, è lanciare un “progetto bellezza”, moderno e circolare, che includa i luoghi dell’anima, dai monumenti, alle case illustri e ravvivi le tracce di un fervido periodo culturale – aggiunge – che oggi, complici classi dirigenti miopi, non esiste più». Le proposte dei seguaci di Giorgia Meloni: «L’ufficio turistico può essere collocato in uno dei tanti locali comunali inutilizzati». Per Katiuscia Musu, invece la casa-Satta, deve rimanere legata intimamente all’opera del “suo” titolare: «Si tratta di un luogo storico – dice – che vale per quanto rappresenta».

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