La Nuova Sardegna

Nuoro

Liquami, Abbanoa sotto inchiesta

di Lamberto Cugudda
Liquami, Abbanoa sotto inchiesta

La procura di Lanusei indaga 4 dirigenti e funzionari per sversamenti illegali nel porto di Arbatax

05 giugno 2021
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TORTOLÌ. È stata chiamata “Dirty Water” (acqua sporca) l’attività di polizia ambientale che ha portato la Procura di Lanusei a notificare gli avvisi di conclusione delle indagini a quattro fra dipendenti e funzionari della società Abbanoa spa. Le accuse contestate sono concorso in danneggiamento e interruzione di pubblico servizio, per condotte che hanno deteriorato, reso in tutto o in parte inservibili gli impianti del depuratore. Le attività di indagine sono state svolte, con il coordinamento della Procura di Lanusei, congiuntamente dai finanzieri della Sezione operativa navale di Arbatax (comandata dal luogotenente Salvatore Cracchiolo), dalla stazione del Cfva diTortolì, con l’ausilio delle aliquote della Gdf e del Corpo forestale della Sezione di polizia giudiziaria presso la Procura, e del personale dell’Arpas. L’indagine, durata due anni, e portata avanti dal pm Gualtiero Battisti, ha posto fine a un allarmante sversamento illegale di liquami fognari nel porto di Arbatax.

Nel corso delle indagini sono state riscontrate «varie condotte illecite concorrenti, alcune di rilevanza penale, altre rilevanti come meri illeciti amministrativi, ed attribuibili ai vari soggetti che a diverso titolo gestivano e gestiscono gli impianti fognari a servizio di numerosi Comuni dell’area marina dell’Ogliastra il depuratore di Tortolì». Si tratta di quello del Consorzio industriale provinciale Ogliastra. I quattro indagati sarebbero Alessandra Luridiana (responsabile settore complesso distribuzione per Abbanoa spa); Antonio Deidda, responsabile del settore depurazione; Rosella Pilia, addetto tecnico degli impianti di depurazione Distretto 8; Graziano Solinas, direttore dei lavori per conto di Abbanoa. Il Cipo ha ricevuto una sanzione amministrativa per superamento dei limiti di escherichia coli 10 volte di più dei parametri di legge.

I fatti di rilievo penale per il pm Battsti, «riguardano un’attività di allaccio abusivo della rete fognaria gestita da tale società alla rete fognaria gestita dal Cipo ; da tale allaccio abusivo, mantenuto illecitamente per anni, sono derivati plurimi danneggiamenti dell’impianto di depurazione e frequenti situazioni di malfunzionamento». Per gli inquirenti «per rimediare a un guasto verificatosi all’impianto fognario di proprietà d Abbanoa prossimo all’ingresso nell’impianto di depurazione di acque reflue che serve Tortolì, nel 2015 un dirigente della società disponeva e faceva eseguire da una ditta esterna, senza informare e chiedere il consenso al Consorzio, un collegamento by-pass a monte del guasto, unendo il collettore di acque reflue di Abbanoa all’impianto fognario che serve la zona industriale di Arbatax e che, con l’impianto di depurazione, sono in proprietà e gestione del Cipo». Nonostante le immediate segnalazioni di danno con relative diffide inviate dal Consorzio che gli inquirenti «invitavano a rimuovere l’allaccio abusivo, i vari esponsabili di Abbanoa, ciascuno con riferimento alle funzioni esercitate, oltre a non prendere in considerazione le segnalazioni e le diffide, non hanno mai provveduto fino a maggio 2019, al ripristino della condotta fognaria, danneggiando il vicino depuratore e compromettendone, di conseguenza, la funzionalità».

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