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Nuoro

Arzana i vecchi ovili luoghi di sosta di “B&bo”

di Giusy Ferreli
Arzana i vecchi ovili luoghi di sosta di “B&bo”

Il progetto del Comune sposato anche da Villagrande Strisaili e Desulo L’assessore: «Una rete in cui rimane centrale l’attività svolta dall’allevatore»

09 giugno 2021
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ARZANA. Sui versanti montani che segnano gli storici confini tra l’Ogliastra e il nuorese è possibile fare di tutto: ci si può avventurare sui sentieri a piedi, in bici o a cavallo, si può andare alla scoperta delle rare essenze vegetali nel regno della biodiversità ed ancora si può assistere allo spettacolo dell’alba che inonda di luce le rovine del villaggio nuragico di Ruinas. Ciò che ancora non è possibile fare è pernottare in una struttura spartana ma confortevole per godere appieno del Gennargentu. Una lacuna che verrà presto colmata da un progetto promosso dal Comune di Arzana. «Il B&bo, ovvero bed and breakfast degli ovili è il nome dell’iniziativa che vuole porsi come punto di forza ed innovazione turistica in un’azione più ampia di valorizzazione e conservazione del nostro territorio montano» sottolinea l’assessore comunale arzanese alla Programmazione, Diego Piras che ha seguito le prime fasi del progetto con consigliere comunale Fulvio Sioni.

L’idea del Comune capofila, sposata da Villagrande Strisaili e Desulo, è quella di integrare i percorsi di trekking, mountain bike, hiking, acquatrek, equitazione, climbing, archeologia, etnobotanica, faunistica, miniere e ferrovie turistiche, con la creazione di “punti di sosta-accoglienza” negli ovili. Solo nel territorio arzanese ne sono stati mappati ben 58, quasi tutti a quote elevate.

Numerosissimi e in via di censimento sono quelli che si trovano nei territori degli altri due paesi che hanno aderito al piano e nel Supramonte di Urzulei, che intende presto formalizzare la richiesta di aderire al progetto. “B&bo” avrà il supporto della facoltà di Architettura dell’Università di Sassari, che studierà soluzioni ecocompatibili nel rispetto dei numerosi vincoli paesaggisti e ambientali presenti nell’area, e anche quello del dipartimento di Economia e marketing dell’Ateneo cagliaritano. In campo è scesa anche Forestas. La formula prevede che il visitatore possa fruire in sicurezza, lungo i percorsi, degli ovili organizzati ad hoc, con spazi di accoglienza giornaliera e notturna dotati di comfort e domotica.

«Nella rete dei B&bo rimane ferma la centralità dell’attività svolta dall’allevatore che – dice Piras – può mettere a disposizione dell’ospite non solo la struttura ma anche la conoscenza del territorio e un sapere antico, spesso tramandato di generazione in generazione». La formula è stata condivisa in toto dalle altre amministrazione.

«Riteniamo questo progetto un’occasione valida per valorizzare il nostro patrimonio» è il commento di Alessio Seoni, primo cittadino di Villagrande. Alla stessa maniera la pensa il suo collega Giovanni Cristian Melis, sindaco di Desulo. «Si tratta – dice – di una delle tante iniziative che il Comune sta portando avanti in collaborazione con gli altri amministratori per lo sviluppo del territorio».

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