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La nave “salta” lo scalo: proteste e preoccupazione

di Lamberto Cugudda
La nave “salta” lo scalo: proteste e preoccupazione

Arbatax. La Moby Otta proveniente da Civitavecchia non è entrata in porto  Non è la prima volta, e ancora non è stata affidata la tratta a partire dal 1° luglio

11 giugno 2021
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ARBATAX. Un copione che si è già ripetuto più volte: ieri, prima delle 5 del mattino, la Moby Otta (Cin Tirrenia), proveniente da Civitavecchia e diretta a Cagliari, dopo essere stata ferma per un’ora in rada, per un problema tecnico, ha “omesso” lo scalo intermedio di Arbatax. Dove sarebbero dovuti sbarcare 92 passeggeri con 54 mezzi al seguito, che hanno dovuto sorbirsi altre quattro ore di traversata. E una volta a Cagliari, dirigersi verso l’Ogliastra, con altre tre ore e mezzo di pullman o due ore di auto. Al contrario, nella nottata di mercoledì, la nave proveniente da Cagliari e diretta a Civitavecchia, è attraccata ad Arbatax. Per il mancato attracco si è parlato di guasto tecnico (pare ai filtri del gasolio). Dal 1 luglio, Arbatax non compare più nelle prenotazioni per la tratta. Il ministro Giovannini ha avviato «una procedura negoziata, senza pubblicazione di bando di gara, per assicurare il servizio per 6 mesi, in continuità territoriale».

Ieri di buon mattino, il consigliere regionale del Pd, Salvatore Corrias, è intervenuto. «È l’alba – ha rimarcato – la nave sta ferma in rada per un’ora, poi tira dritto, e ad Arbatax nemmeno si affaccia. Non perché non ci fossero passeggeri ma, sembra, per i soliti, vaghi e inspiegabili motivi tecnici, esclusi, evidentemente, quelli atmosferici, altre volte addotti a giustificazione del mancato attracco. Si ripete una scena tristemente consueta, ora che inizia la stagione turistica e dal 1 luglio, nonostante gli impegni formali, non è ancora possibile prenotarsi sulla tratta Civitavecchia-Arbatax». Corrias rinnova l’appello «affinché ci sia una soluzione duratura, che dia le giuste rassicurazioni sul futuro, oltre le soluzioni dell’ultim’ora, che non ci servono più».

Per i tre segretari di Cgil, Cisl e Uil, Giacomo Pani, Michele Muggianu e Mario Arzu «esaurite le scuse di carattere atmosferico e dato fondo a tutte le improbabili dichiarazioni d’amore per il territorio», il mancato ingresso in porto «è un segno evidente e prova dello scarso rispetto della compagnia per il territorio e i passeggeri». Sollecitano soluzioni veloci e durature «che consentano una adeguata programmazione per il territorio e le strutture alberghiere». L’assessore regionale ai Trasporti, Giorgio Todde, ha detto: «Comprendo la possibilità di un guasto tecnico ma il servizio pubblico di trasporto marittimo deve essere garantito e migliorato. Chiedo alla compagnia di dotarsi di mezzi più efficienti. Non è la prima volta che la nave non si ferma ad Arbatax. Questi disservizi ledono il diritto alla continuità territoriale dei sardi, e penalizzano l’imminente stagione turistica».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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