La Nuova Sardegna

Nuoro

Area sterrata chiusa a Orrì il Comune perde la causa

di Lamberto Cugudda
Area sterrata chiusa a Orrì il Comune perde la causa

Tortolì. La sentenza del Consiglio di Stato dà ragione agli eredi arzanesi Il sindaco: «Abbiamo sempre agito per tutelare gli interessi della comunità»

15 giugno 2021
2 MINUTI DI LETTURA





TORTOLÌ. Per l’area sterrata di circa mille metri quadrati al termine della seconda spiaggia del litorale di Orrì, che nella “guerra legale” che vede contrapposto il Comune a gli eredi di un possidente arzanese, si è registrato un nuovo e importante “punto” a favore di questi. Ieri è stata pubblicata la sentenza del Consiglio di Stato che si è pronunciato respingendo il ricorso «iscritto in appello al numero di registro generale 8226 del 2020», che era stato presentato dal Comune «per la riforma della sentenza del Tribunale amministrativo regionale per la Sardegna». Questo dopo che il Tar aveva dato ragione agli eredi Nieddu contro l’amministrazione comunale di Tortolì «per l’annullamento dell’ordinanza relativa al “ripristino dell’uso pubblico di un’area adibita a passaggio pedonale e veicolare per l’accesso all’arenile e per la sosta dei veicoli, da parte della collettività”, in località Orrì al Foglio 18, mappale 764/P.

Il Tar si era quindi espresso a favore degli eredi arzanesi rispetto all’ordinanza relativa all’abbattimento della recinzione che avevano posto lungo l’area sterrata.

Con la sentenza pubblicata ieri, il Consiglio di Stato condanna il Comune di Tortolì «al pagamento delle spese processuali, che liquida nell’importo di 5mila euro, oltre accessori come per legge, in favore degli appellati Nieddu, in solido fra loro».

Il sindaco Massimo Cannas, precisa: «Prendiamo atto della sentenza arrivata oggi a fine mattinata che ha avuto per l’ente esito negativo. In merito a tale vertenza, il Comune ha sempre agito per tutelare gli interessi della comunità, con l’unico intento di difendere l’uso pubblico di tale area, da sempre utilizzata liberamente dai cittadini. Uso pubblico che però non è stato riconosciuto dal Consiglio di Stato. Ci riserviamo ora di approfondire insieme agli uffici competenti e ai legali le motivazioni della sentenza per esprimere valutazioni più approfondite».

Il capogruppo comunale di opposizione, Mimmo Lerede, attacca giunta ed esecutivo. «Altri soldi della comunità – dichiara – che andranno spesi in una causa senza uscite. Gli eredi si erano detti disponibili a trovare un accordo, ma il sindaco e la sua “giunta silente”, hanno preferito continuare con una guerra legale inutile e dannosa per le casse dell’ente. I risultati – conclude Lerede – continuano a essere sotto gli occhi di tutti. Sarebbe il caso che qualcuno cominciasse a riflettere sui danni che sta causando alla nostra comunità».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
Tribunale

Sassari, morti di covid a Casa Serena: due rinvii a giudizio

di Nadia Cossu
Le nostre iniziative