La Nuova Sardegna

Nuoro

Bolotana vaccini in arrivo per 50 residenti allettati

di Alessandra Porcu
Bolotana vaccini in arrivo per 50 residenti allettati

L’annuncia della sindaca: «Ce lo ha confermato la commissaria Assl, Cherchi» Resta solo da definire il calendario. I pazienti aspettavano dal mese di marzo

23 giugno 2021
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BOLOTANA. Entro questa settimana un’equipe medica di assistenza territoriale potrebbe dare il via alle vaccinazioni per i soggetti allettati di Bolotana. «La conferma è arrivata ieri mattina dal commissario straordinario della Assl di Nuoro, Gesuina Cherchi. Nel corso di un colloquio telefonico – spiega il sindaco, Annalisa Motzo – mi è stata assicurata l’operatività della squadra. Al momento, resta da definire solo il calendario. Tutto dipenderà dal numero di dosi che verranno destinate alla Sardegna e, di conseguenza, al Distretto sanitario di Macomer. C’è comunque l’impegno a dirottare parte delle scorte ai pazienti con gravi problemi di deambulazione».

Nel piccolo paese del Marghine sono in 50 e aspettano il loro turno da marzo. Esattamente dal 26, giorno in cui il primo cittadino aveva inviato l’elenco ufficiale dei pazienti richiesto dalla Assl. Da allora sono trascorsi tre lunghi mesi e, a quanto pare, neppure uno di loro avrebbe ricevuto la prima dose del siero. A Bolotana, a differenza di quanto accaduto in altri centri limitrofi, i medici di famiglia non hanno dato la loro adesione a effettuare le inoculazioni a domicilio.

Un diniego, del tutto lecito, che ha però comportato enormi ritardi nella campagna vaccinale per i fragili e gli iperfragili. In queste settimane, le sollecitazioni di Annalisa Motzo sono state numerose. Nel recente incontro, che venerdì 18 giugno nell’aula consiliare del Comune di Macomer ha visto faccia a faccia il commissario Cherchi e alcuni amministratori locali, il primo cittadino ha perorato la causa.

«Non possiamo più temporeggiare. Abbiamo bisogno di risposte e di fatti concreti. È necessario che chi di dovere si adoperi per mettere in sicurezza le persone più deboli che non hanno nessuna possibilità di uscire di casa per farsi inoculare il siero».

Incalzata, Gesuina Cherchi aveva assicurato il suo impegno per risolvere la questione nell’immediato. «Mi assumo la responsabilità e, se necessario, autorizzerò anche i medici dell’Usca a recarsi nelle abitazioni private per vaccinare chi ha bisogno», queste le sue parole. A distanza di qualche giorno qualcosa sembra muoversi. «Riconosco e apprezzo gli sforzi fatti dal commissario. Spero che questa sia davvero la volta buona e che, già a partire da questa settimana, i nostri anziani possano iniziare a ricevere il tanto sospirato vaccino. Sono stati costretti a un’attesa lunga, a tratti snervante. Ulteriori ritardi non sarebbero più ammissibili», conclude il sindaco.

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