La Nuova Sardegna

Nuoro

Percorso poetico nelle vie di Belvì

Percorso poetico nelle vie di Belvì

Appuntamento questa sera con “Sonos de linna 6.0, Bir’e sentimentos”

04 luglio 2021
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BELVÌ. Il Comune di Belvì ospita il progetto “Sonos de linna 6.0, Bir’e sentimentos” curato dal coro femminile Stella splendens e realizzato con il contributo della Comunità montana Gennargentu-Mandrolisai. Alcune vie del centro storico ospiteranno l’installazione permanente delle poesie dedicate al paese dai poeti locali. L’inaugurazione del percorso poetico si svolgerà oggi dalle ore 21 con l’azione teatrale “Tavoli poetici” del coro Stella splendens con la regia di Antas Teatro. Il progetto Bir’e sentimentos prende le mosse da un progetto di residenza della compagnia teatrale Antas che ha elaborato insieme alle donne del coro una rappresentazione comunitaria di condivisione di poesia dal titolo: “Tavoli poetici”, che si snoderà lungo le vie del centro storico. Tutta la comunità è invitata a partecipare stasera, punto d’incontro pratza Manna e scoprire il suggestivo percorso delle poesie che sono state installate sulle pareti esterne delle case. Bir’e sentimentos è anche un progetto di arte pubblica e partecipata, infatti il percorso poetico permanente sarà scandito dall’installazione realizzata con la partecipazione di numerose persone di tutta la comunità durante la residenza artistica della ceramista Jubanna. Inoltre è stato creato un archivio sonoro digitale della poesia di Belvì, curato dal compositore Francesco Medda “Arrogalla”, dal quale sarà possibile ascoltare alcune poesie popolari e mutos dalla viva voce degli anziani del paese. L’archivio digitale sarà a disposizione del pubblico dal proprio telefono tramite Qr code. Il progetto dal quale il coro Stella splendens Belvì è partito, ormai dal 2013, s’intitola “Isteddos de sentimentu”. Questo progetto nasce dalla volontà del coro di dare risalto e luce alla poesia e, ovviamente, ai poeti di Belvì che le hanno scritte. «Motore e guida è stato anche il nostro direttore etnomusicologo Luigi Oliva, con lui, oltre al canto, abbiamo osservato più da vicino il mondo della poesia e dei mutos».

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