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«Fibromialgia, l’odissea di una donna»

«Fibromialgia, l’odissea di una donna»

Pietrina Oggianu torna in libreria dopo la battaglia con la malattia

05 luglio 2021
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NUORO. L’ha scritto a letto con il cellulare e le lacrime agli occhi per i dolori devastanti dovuti alla malattia. Così è nato il romanzo “Avrei voluto urlare”, seconda prova letteraria di Pietrina Oggianu, dopo il successo del suo esordio con “Il portale della vita” (raccolta di racconti del 2014, un libro già vincitore del premio nazionale Logo d’Oro di Terni). Diversi i riconoscimenti conquistati. Stavolta Oggianu, nata a Cagliari nel 1972 ma nuorese d’adozione, racconta un mondo tutto al femminile, il coraggio delle donne, quelle straordinarie donne che affrontano una malattia devastante come la fibromialgia, «sindrome da dolore cronico diffuso» di cui anche lei è affetta e che ancora in Italia non è stata riconosciuta.

Con “Avrei voluto urlare”, appena pubblicato dalle edizioni Del Faro di Trento, la scrittrice si racconta ancora una volta con la semplicità e la profondità di chi ha fatto del dolore uno strumento per aiutare il prossimo. Un romanzo-verità, il suo, dove ancora una volta i valori e l’amore per la vita la fanno da padrone nonostante le mille sofferenze. Cresciuta a Nuoro nel rione della casa di Grazia Deledda, dove «anche i muri sapevano parlare», sottolinea Pietrina Oggianu mentre si lascia andare ai ricordi di bambina. Poi il suo trasferimento nella Penisola, in quel di Roma, fin dai primi anni Duemila. Apprezzata anche come poetessa, con questa nuova pubblicazione dà voce a una battaglia vera e propria, una battaglia di civiltà, per tutte le donne costrette a vivere con un corpo ferito ma che non sanguina.

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