La Nuova Sardegna

Nuoro

Dopo l’incendio nessun risarcimento

di Lamberto Cugudda
Dopo l’incendio nessun risarcimento

Tortolì. A due anni dall’inferno che minacciò le case, operatori senza aiuti

13 luglio 2021
2 MINUTI DI LETTURA





TORTOLÌ. Nella comunità di Tortolì a due anni di distanza è ancora vivo il ricordo del terribile rogo che investì San Salvatore e Orrì (fino alla zona di Foxilioni). Erano le 14 di sabato 13 luglio quando si scatenò l’incendio che venne domato solo alle 7 del mattino successivo. Furono divorati dalle fiamme, sospinte dalle folate di maestrale, oltre 750 ettari di macchia mediterranea, coltivazioni, case di campagne, e bruciarono vivi tanti animali. Vennero fatti evacuare dalle spiagge circa 8.500 bagnanti, così come 35 abitazioni, un agriturismo, un’area camper e un campeggio. Per fortuna non si registrarono vittime, grazie anche all’impegno di diverse centinaia di uomini e all’utilizzo di numerosi mezzi aerei: Canadair, elicotteri regionali e il Super Puma. E se a distanza di due anni da quello spaventoso rogo, la natura ha fatto “passi da gigante” soprattutto in alcune delle aree attraversate dalle fiamme, lo stesso non si può dire della burocrazia per tanti allevatori, agricoltori e proprietari di fondi, che attendono ancora il ristoro per i forti danni subiti. È il caso di Robertino Ferreli, 49 anni che racconta la sua storia: «Nonostante abbia presentato richiesta (più volte), seguendo quanto venne spiegato dal Comune – afferma l’agricoltore-allevatore tortoliese – a tutt’oggi, come indennizzo non ho ricevuto nulla. Oramai credo non arrivi più nulla. Ma anche questo non è una novità. Nessuno ci ha aiutato». Nel suo terreno in zona San Salvatore, le fiamme distrussero le vaste colture. Finirono bruciati un verro, una scrofa, mentre altre quattro vennero ferite in modo grave.

«È vero che i due bandi che vennero fatti dalla Regione dopo la nostra richiesta di stato di calamità naturale – afferma il sindaco Massimo Cannas – sono stati molto “ristretti”. Ma già un anno fa, in Regione abbiamo chiesto che possano essere ristorati dei gravi danni subiti anche alcune categorie rimaste fuori dai due sopracitati bandi già fatti».

Lo stato di calamità venne dichiarato con deliberazione di giunta comunale di Tortolì numero 92 del 15 luglio 2019, ovvero due giorni dopo il terribile incendio. Per questo rogo venne iscritto nel registro degli indagati un uomo originario di un paese ogliastrino con l’accusa di incendio colposo. L’incendio sarebbe partito da un terreno di sua proprietà, mentre potava un frutteto.

In Primo Piano
Tribunale

Operaio morto alla Gesam, colpo di scena in aula a Sassari: il processo si farà

di Luca Fiori
Le nostre iniziative