Osidda senz’acqua per gli allevamenti
di Bernardo Asproni
Il sindaco Doneddu costretto a emanare un’ordinanza che limita il consumo
21 agosto 2021
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OSIDDA. Si aggrava la carenza delle riserve idriche, in modo particolare per i settori agricolo e dell’allevamento, gestite dal serbatoio comunale della piazza Sant’Angelo. Il Comune corre ai ripari limitando l’uso dell’acqua. «I quantitativi giornalieri – spiega il sindaco Antonio Serafino Doneddu – appaiono insufficienti per assicurare il fabbisogno essenziale per il sostentamento del bestiame di allevamento e per gli altri servizi essenziali alle aziende locali».
Mentre sono in corso le verifiche sugli impianti per assicurare il ripristino delle migliori potenzialità del circuito con il recupero dei flussi nei giusti quantitativi, il primo cittadino in un'ordinanza precisa che il prelievo dal serbatoio di riserva comunale di piazza Sant'Angelo «è consentito esclusivamente per gli usi destinati alle aziende locali e/o, comunque, operanti nell'ambito territoriale comunale entro e non oltre il limite di 1.500 litri giornaliero. È fatto divieto assoluto a chiunque di farne prelievo per un uso diverso da quelli descritti».
Il sindaco inoltre informa che i trasgressori dell'ordinanza saranno puniti con l'applicazione di sanzioni. Alle forze dell'ordine è stato demandato il controllo del rispetto dell'ordinanz,; alla Compagnia Barracellare e all'Ufficio Tecnico comunale l'esecuzione dell'ordinanza relativamente alle aree e agli spazi di proprietà comunale. E agli uffici comunali la diffusione del provvedimento, che il Comune è stato costretto ad emettere vista la gravissima situazione idrica.
Contro l'ordinanza può essere proposto ricorso al Tar entro 60 giorni dalla notificazione o,in alternativa,al Presidente della Repubblica entro 120 giorni. Copia dell'ordinanza è stata spedita all'Albo Pretorio on-line; al comando Carabinieri di Osidda, al Responsabile Ufficio Tecnico (U.T.) email ufficiotecnico@pec.comune.osidda.nu.it.
Mentre sono in corso le verifiche sugli impianti per assicurare il ripristino delle migliori potenzialità del circuito con il recupero dei flussi nei giusti quantitativi, il primo cittadino in un'ordinanza precisa che il prelievo dal serbatoio di riserva comunale di piazza Sant'Angelo «è consentito esclusivamente per gli usi destinati alle aziende locali e/o, comunque, operanti nell'ambito territoriale comunale entro e non oltre il limite di 1.500 litri giornaliero. È fatto divieto assoluto a chiunque di farne prelievo per un uso diverso da quelli descritti».
Il sindaco inoltre informa che i trasgressori dell'ordinanza saranno puniti con l'applicazione di sanzioni. Alle forze dell'ordine è stato demandato il controllo del rispetto dell'ordinanz,; alla Compagnia Barracellare e all'Ufficio Tecnico comunale l'esecuzione dell'ordinanza relativamente alle aree e agli spazi di proprietà comunale. E agli uffici comunali la diffusione del provvedimento, che il Comune è stato costretto ad emettere vista la gravissima situazione idrica.
Contro l'ordinanza può essere proposto ricorso al Tar entro 60 giorni dalla notificazione o,in alternativa,al Presidente della Repubblica entro 120 giorni. Copia dell'ordinanza è stata spedita all'Albo Pretorio on-line; al comando Carabinieri di Osidda, al Responsabile Ufficio Tecnico (U.T.) email ufficiotecnico@pec.comune.osidda.nu.it.
