La Nuova Sardegna

Nuoro

Sarule, un progetto internazionale

di Michela Columbu
Sarule, un progetto internazionale

Firmata una convenzione per avviare piani di cooperazione Coinvolti comuni del Brasile, del Senegal e del Grande Est

03 settembre 2021
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SARULE. Il Comune di Sarule ha firmato nei giorni scorsi una dichiarazione di intenti per avviare una collaborazione con comuni lontanissimi, con culture e storie sociali ed economiche completamente diverse da quella barbaricina, con i quali però è possibile condividere il fatto di essere piccole comunità alle prese con i problemi legati alla crescente globalizzazione. Così, in videoconferenza, i rappresentanti comunali di Sarule Daniele Soro e Mario Brandinu, assieme al primo cittadino Paolo Ledda, si sono incontrati virtualmente per la firma con i rappresentanti comunali di Botuporã (comunità di 11mila abitanti nello stato di Bahia in Brasile), Eschbach (appena 940 abitanti nella regione francese del Grand Est) e Mboro (cittadina di 27 mila abitanti a nord del Senegal).

«Crediamo nella cooperazione internazionale – commenta Paolo Ledda – per questo pochi giorni fa abbiamo firmato una dichiarazione di intenti assieme ai nostri colleghi esteri per avviare un progetto nato dalla volontà di creare reali e preziose relazioni per piccole realtà come la nostra, immerse in un contesto caratterizzato sempre più per un processo di globalizzazione e di standardizzazione dove troppo spesso le piccole comunità locali sono lasciate ai margini. Crediamo tuttavia – aggiunge – che sia lo stesso contesto ad offrire importanti opportunità dal punto di vista tecnologico e della comunicazione, tali da poter interagire agevolmente con comunità locali di altre parti del mondo, in un’ottica di scambio, crescita e valorizzazione delle reciproche peculiarità, che rischiano altrimenti di andar perse. L'iniziativa è stata portata avanti dal consigliere Daniele Soro, che ha curato le modalità ed i rapporti con il comune brasiliano e francese, e dal consigliere Mario Brandinu, che ha invece curato il rapporto con il comune senegalese. La dichiarazione di intenti – continua Ledda – si configura come un importante punto di partenza per progetti e attività da realizzare in forma congiunta, ponendo le basi per lo sviluppo di tutta una serie di temi ricorrenti e quanto mai attuali. Punto fondamentale l'impegno a intraprendere azioni di cooperazione per lo scambio di buone pratiche, dalle attività di progettazione in ambito culturale, agricolo e ambientale, dell’inclusione sociale e dell’educazione. Tutte azioni da sviluppare nell’ottica degli obiettivi di sviluppo sostenibile stabiliti dall’Onu.

©RIPRODUZIONE RISERVATA

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