La Nuova Sardegna

Nuoro

Distretto rurale, chiude il primo ciclo

di Federico Sedda
Distretto rurale, chiude il primo ciclo

A Ottana domani l’incontro conclusivo del percorso della media valle del Tirso

21 settembre 2021
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OTTANA. Con l’incontro che si terrà domani, mercoledì 22 settembre 2021, a Ottana, nel centro polifunzionale di via Lussu, con inizio alle 19, si conclude il primo ciclo del percorso partecipativo costruito per dare vita al costituendo Distretto rurale della media valle del Tirso. La serie di incontri di animazione territoriale, partita da Ottana (comune capofila) il 2 settembre scorso, ha coinvolto i comuni di Sedilo, Dualchi, Noragugume e Borore, tutti enti promotori del progetto. Nell’incontro di oggi, al quale parteciperanno i sindaci dei cinque comuni coinvolti, rappresentanti delle associazioni e delle imprese locali interessate a dare vita al nuovo distretto rurale, verranno tratte le conclusioni degli incontri precedenti e verrà definito l’iter burocratico per raggiungere l’obiettivo al tavolo regionale. In particolare, verranno esaminati gli atti necessari da parte degli enti pubblici aderenti, le risorse finanziarie regionali, nazionali ed europee disponibili per realizzare i programmi e, infine, la procedura per il riconoscimento del nuovo distretto rurale. L’iniziativa, formalizzata il 20 agosto scorso con la costituzione del comitato promotore, punta a valorizzare le filiere più importanti del territorio di riferimento, in un’ottica di rete, di promozione e marketing del sistema turistico, dell’artigianato e della filiera corta, in stretta connessione e rispetto delle espressioni culturali e delle tradizioni locali.

«Il distretto rurale – spiega il sindaco di Ottana, Franco Saba – è un importante strumento di crescita economica che, partendo dal basso, ripercorre e completa la strategia di sviluppo per i territori e le comunità rurali, a valere sulla programmazione territoriale, tenuto conto che la Regione include i distretti rurali nei suoi programmi di intervento, al fine di sostenere lo sviluppo economico e sociale del settore agricolo, di promuovere la tutela degli agroecosistemi, di favorire un utilizzo sostenibile delle risorse e di garantire la tipicità dei prodotti nel rispetto delle tradizioni locali. Grazie a una serie di strumenti finanziari – conclude il primo cittadino di Ottana – il distretto rurale può catalizzare risorse fino a 50 milioni di investimenti in varie filiere produttive che vanno dalla produzione, trasformazione, commercializzazione, marketing e promozione dei prodotti, all’innovazione e alla ricerca. Il tutto in un’ottica di rete per uscire dalla crisi economica e affrontare nuove sfide». Un percorso ambizioso, quello del distretto rurale, che potrebbe dare un nuovo futuro alla media valle del Tirso sul fronte della valorizzazione dei prodotti locali e, in particolare, della filiera agroalimentare.



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