La Nuova Sardegna

Nuoro

“Cantores de Orane” in un’antologia

“Cantores de Orane” in un’antologia

Presentazione del terzo volume di poesie curato dal Gruppo Archeologico Arché

24 settembre 2021
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ORANI. Dalla “A” di Addis Giulio Tonino alla “Z” di Ziranu Tanielle noto Cincicorru: sono ben trentacinque, i poeti protagonisti del terzo volume dell’antologia “Cantores de Orane de eris e de oje”. Pubblicato lo scorso anno dal Gruppo Archeologico Arché-Orani, il libro verrà presentato al pubblico domani mattina alle 11 nella Torre pisano-aragonese, area Campusantu Vetzu (l’evento è organizzato dalla stessa associazione in collaborazione con il Comune). Relatrice sarà Lucia Becchere, redattrice del settimanale diocesano “L’Ortobene”, poetessa e autrice di diversi romanzi e libri di memorie; collaborerà alla presentazione il poeta di Orani Antonio Brundu. Previsti diversi interventi dei presenti che prenderanno parte alla manifestazione.

«In custu libru b’est Orane, chin sos contos e sas rimas suas, chin poetes chi in sos urtimos chent’annos an iscrittu s’istoria nostra» sottolinea il sindaco del paese Antonio Fadda, in apertura del volume, scritto interamente in limba oranese. (=In questo libro c’è Orani con le sue storie e le sue rime, con i poeti che hanno fatto la nostra storia degli ultimi cento anni). Nino Zichi, presidente de s’Assoziu Arché Orani spiega, dal canto suo, la genesi di questo lavoro immane che lascerà senza dubbio il segno in tutte le famiglie della comunità e anche oltre. Il progetto è cominciato nel 1997, con il primo dei tre volumi dedicati ai “Cantores de Orane”. Quello che verrà presentato domani mattina è dunque l’ultimo della serie, l’antologia conclusiva di un grande viaggio che ha fatto diverse tappe tra le case del paese. Il volume è arricchito anche da due interessanti introduzioni sulla tradizione poetica di Orani: a firmarle sono Antoni Brundu e Gino Modolo. Il primo focalizza sulla rima e divisione sillabica, ma anche sui concorsi di letteratura sarda; il secondo, invece, porta l’attenzione del lettore sulle particolarità de “sa moda”. Chiudono l’antologia una “moda” de Gavinu Piredda e “Unu saludu a Orane” de Peppe Soggiu.

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