La Nuova Sardegna

Nuoro

Laboratorio di fotografia, un successo

di Mauro Piredda
Laboratorio di fotografia, un successo

Si conclude l’iniziativa della biblioteca associata di Irgoli, Loculi e Onifai

28 settembre 2021
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IRGOLI. È da poco terminato il laboratorio base di fotografia “Scorci di Paese” che è stato proposto e organizzato dalla biblioteca associata di Irgoli, Loculi e Onifai (la cui gestione è affidata alla cooperativa “Servizi Bibliotecari” di Nuoro). Un laboratorio curato dal fotografo Gigi Murru (la cui esperienza è stata messa a disposizione dei diversi partecipanti al corso) e supportato dall’area socio culturale dell’amministrazione comunale di Irgoli. Svoltosi nei mesi di agosto e settembre, il laboratorio di fotografia ha visto come protagonisti sedici ragazzi di Irgoli, tutti frequentanti le scuole dalla prima media alla seconda superiore.

Dodici sono state le ore del progetto, suddivise in quattro incontri da tre ore ciascuno, nelle quali si sono alternate la teoria e la pratica della fotografia con uscite sul campo che hanno spinto i ragazzi a confrontarsi tra loro in modo costruttivo e collaborativo. Questi gli obiettivi del laboratorio che, come confermano i promotori dell’iniziativa, sono stati raggiunti: padroneggiare le principali funzioni della fotocamera del telefonino, conoscere i principi della composizione nella fotografia del territorio urbanizzato e raccontare le principali attrazioni del paese (tra le quali chiese, murales, vicoli del centro storico, Antiquarium). Una selezione degli elaborati che sono prodotti dai ragazzi è stata pubblicata sulle pagine social della biblioteca associata. «È stato un laboratorio di notevole importanza dai punti di vista didattico, educativo e sociale – afferma l’assessora dei Servizi sociali del Comune di Irgoli, Flora Puggioni – in quanto un buon numero di ragazzi di questa fascia d’età è stato coinvolto in un’attività di conoscenza e riscoperta del nostro territorio utilizzando uno strumento ormai a loro familiare come lo smartphone, fondendo così l’utile al dilettevole. Inoltre, in questo modo, ne abbiamo approfittato, in parte, per educare i nostri giovani all’uso corretto del telefono partendo da alcune funzionalità dello stesso. Il tutto è stato poi occasione di confronto, collaborazione e socializzazione».

Insomma, come aggiunge il fotografo Gigi Murru, è stato «una sorta di gioco in cui il lavoro del fotografo, quello dello storico locale e quello della guida turistica si sono fusi e hanno dato i risultati che ora sono alla portata di tutti».

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