La Nuova Sardegna

ARITZO. Aritzo avrà un sindaco democraticamente eletto e archivierà l’esperienza amministrativa commissariale durata un anno, grazie alla presenza di due liste civiche in campo per le prossime elezioni comunali. A sfidarsi Gualtiero Mameli e Paolo Fontana. Entrambi ex sindaci e quasi coetanei. Mameli, dipendente Arst, classe 1963, ha governato dal 2015 al 2020, e alla guida dell’unica lista in campo nelle elezioni dell’anno scorso, ha visto sfumare il raggiungimento del quorum per una manciata di voti. Fontana, dipendente del Banco di Sardegna e classe 1962, ha portato la fascia tricolore dal 2000 al 2010, ricoprendo quindi due mandati. Per entrambi i candidati la parola d’ordine è ripresa economica. In un periodo difficile dovuto alla pandemia è necessario studiare e applicare, una strategia che faccia leva sopratutto sulle potenzialità del paese, partendo ad esempio da un settore che negli ultimi anni si è molto rafforzato. Aritzo è centro conosciuto sopratutto per l’ospitalità, per questo il turismo è un punto chiave su cui puntare con azioni che ne permettano il perfezionamento e il miglioramento. «Sono necessari investimenti materiali e immateriali per sopperire ad alcune carenze pubbliche e private nell’offerta, perché si tratta di un importante settore economico e sociale della nostra comunità» spiega Paolo Fontana. Settore importantissimo anche per Mameli per il quale «è nostra intenzione portare avanti una serie dettagliata di idee e azioni che attraggano quelle fasce che al momento si rivolgono altrove – spiega –. Tra queste ad esempio il completamento dell’area camper». Idee snocciolate nei due programmi amministrativi disponibili per la popolazione sul sito istituzionale che in tempi, dove la campagna elettorale porta a porta è di fatto limitata dalla paura dei contagi, assolve a un ruolo ancora più importante. E sul tema della comunicazione si apre il lungo elenco di proposte della lista civica Per Aritzo di Mameli, in perfetta continuità con il mandato amministrativo in essere fino al 2020, per rafforzare quelle strade multimediali dove incanalare il processo partecipativo della comunità aritzese. Sui reticoli stradali, questa volta rurali e sul loro miglioramento punta invece con maggiore forza il programma di Aritzo Futura di Fontana, strategicamente, sarà il presupposto per la tutela ambientale, lo sviluppo di attività economiche legate, e direttamente il benessere sociale. Così si gioca una sfida importantissima per il paese montano, che dovrà fare squadra con il territorio per questioni che non possono più aspettare: sanità e l'ottenimento delle risorse dal Pnrr.