La Nuova Sardegna

Nuoro

In Comune il bilancio è ritornato in attivo ma pesano gli evasori

di Francesco Pirisi
In Comune il bilancio è ritornato in attivo ma pesano gli evasori

L’amministrazione chiude il 2020 con l’avanzo di 19 milioni Maggioranza compatta al voto, si astengono solo Pd e Lega

08 ottobre 2021
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NUORO. Tra le entrate e le spese il Comune nel 2020 ha chiuso con un avanzo di 19 milioni. Hanno infatti un segno “più” rispetto all’anno precedente sia le entrate tributarie governative, sia i trasferimenti per investimenti. Tanto che l’assessora del Bilancio, Rachele Piras, nell’esame del consuntivo ieri in Consiglio, ha parlato di «risultati finanziari migliori rispetto all’annata precedente». Risultati che potevano essere più ricchi, con maggiori entrate dai tributi locali: «La riscossione è ancora insoddisfacente», ha spiegato Piras. Finita l’illustrazione e il dibattito, il rendiconto è passato con i voti dei 15 consiglieri di maggioranza.

Sul consuntivo si è sviluppato il dibattito. Negli anni scorsi la delibera ha creato più di un grattacapo alla giunta guidata da Andrea Soddu, soprattutto per i richiami sui ritardi arrivati dalla Corte dei Conti. L’assessora Piras ha fornito alcuni elementi per garantire il cambio di passo: «C’è un rispetto dei tempi, tant’è che lo schema è stato approvato dalla giunta sin dal mese di agosto. Altra cosa: abbiamo già inviato i documenti alla banca dati delle amministrazioni pubbliche. Il rendiconto presenta caratteristiche migliorative, sia per quanto attiene alla cassa, chiusa al 31 dicembre con un fondo di 9 milioni, sia per il risultato di gestione». Gli esiti positivi della gestione 2020 (in cifre un “più” 19 milioni) devono tuttavia sempre fare i conti con le vecchie pendenze. L’ente deve garantire la solvibilità di accantonamenti per 23 milioni di euro, per il sopravanzare dei residui passivi (debiti) su quelli attivi (crediti), e per i crediti di dubbia esigibilità. Mentre ammontano a 14 milioni i fondi vincolati. Piras: «Questi elementi negativi certo compromettono l’azione amministrativa, ma in ogni caso l’ente può contare su un programma di ripianamento concordato qualche anno fa col governo».

Voci finanziarie che il consigliere di opposizione Pier Luigi Saiu (Lega) vede invece come la motivazione per rettificare il giudizio dato dalla giunta: «Non concordo con la visione positiva della gestione, proprio perché una valutazione complessiva porta a concludere che non c’è alcun avanzo, ma piuttosto si è in rosso di 19 milioni». Sull’argomento interviene anche il sindaco Soddu: «Nel 2015 abbiamo preso in mano un ente senza bilanci approvati, senza che vi fosse l’accertamento dei residui, e abbiamo iniziato a risanarlo. Oggi questo vostro voto – dice rivolto ai consiglieri – è importante perché costituisce un ulteriore elemento di fiducia per il futuro del nostro Comune, della città».

L’opposizione non ha partecipato alla votazione. Ma più che sui termini del conto consuntivo si è trattata di un rifiuto per contestare l’assenza in aula del collegio dei revisori dei conti: «I revisori sono un organo di ausilio del Consiglio comunale. Il fatto che non sia siano presentati in aula, è una mancanza di rispetto», questo il giudizio di Saiu e dei due consiglieri Pd, Natascia Demurtas e Carlo Prevosto. Sull’assenza dei tre professionisti era intervenuto in precedenza il presidente del Consiglio, Sebastian Cocco, per spiegare l’impossibilità di una loro presenza «per impegni precedentemente presi». Ma la spiegazione non ha accontentato l’opposizione, che ha chiesto a Cocco l’invio di una lettera con un richiamo formale.

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