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Olio di lentisco, l’oro rosso dal laboratorio al docufilm

Olio di lentisco, l’oro rosso dal laboratorio al docufilm

LOCULI. “Olio di lentisco, dalla raccolta all’estrazione”: è il titolo del progetto-laboratorio promossa dal Comune che vede la partecipazione delle insegnanti Maria Grazia Secci e Rosanna Massidda...

09 ottobre 2021
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LOCULI. “Olio di lentisco, dalla raccolta all’estrazione”: è il titolo del progetto-laboratorio promossa dal Comune che vede la partecipazione delle insegnanti Maria Grazia Secci e Rosanna Massidda Rosanna, e che coinvolge i cittadini, la biblioteca comunale e la casa museo “Sa domo de Sas Artes e de sos Mestieris”. L’amministrazione guidata dal sindaco Alessandro Luche punta così al recupero del patrimonio culturale ed ambientale, incentrato soprattutto sull’importanza del lentisco e dei suoi derivati, partendo dallo studio, dalle sue origini per poi proseguire con le operazioni più prettamente pratiche inerenti la raccolta, trasformazione ed estrazione dell’olio di lentisco. Il laboratorio didattico per le scuole incontra anche il favore del professore universitario Ignazio Camarda e del documentarista Domenico Ruiu che hanno espresso la volontà di voler partecipare e di mettere a disposizione il loro sapere e le conoscenze sul territorio di Loculi e in particolare del bosco di lentisco a Preda Longa/Su Passiu. L’olio di lentisco nasce dalla terra, dai suoi frutti più genuini, selvatici, incontaminati. In Sardegna veniva usato sin dall’antichità, non solo per insaporire i piatti, ma anche come elisir di longevità e benessere. Nell’ambito di questo progetto, il Comune ha promosso una serie di eventi, tra cui anche un cortometraggio dal titolo “L’oro rosso di Preda Longa”, realizzato dal giornalista-regista Antonio Rojch, con le riprese di fotografia Antonio Cauterucci. Il docu-film racconta la storia del territorio del paese della Baronia, tra il Cedrino e le sue colline segnate dalla macchia di lentisco più vasta del Mediterraneo e ha documentato immagini d’altri tempi con la lavorazione in piazza dell’olio di queste piante spontanee, tipico del paesaggio sardo. Una volta questo era l’olio dei poveri, oggi è raffinatissimo ed è sul mercato a prezzi proibitivi.

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