La Nuova Sardegna

Nuoro

Crisi idrica in Baronia, il Consorzio di bonifica razionerà l’acqua

di Sergio Secci
Crisi idrica in Baronia, il Consorzio di bonifica razionerà l’acqua

SINISCOLA. Il perdurare della siccità si fa sentire nei distretti del Consorzio di Bonifica alle prese con una crisi idrica che ha costretto a organizzare una turnazione necessaria a limitare il...

20 ottobre 2021
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SINISCOLA. Il perdurare della siccità si fa sentire nei distretti del Consorzio di Bonifica alle prese con una crisi idrica che ha costretto a organizzare una turnazione necessaria a limitare il consumo dell’acqua e a consentire a tutti gli utenti di poter usufruire della risorsa. Già da qualche settimana, con il raggiungimento nell’invaso di Pedra e Othoni di una quota di 91 metri sul livello del mare pari a circa 3,5 milioni di metri cubi d’acqua, sono partiti i turni per l’irrigazione. Nel distretto del Basso Cedrino (Comuni di Orosei, Loculi, Irgoli, Onifai e Galtellì): l'acqua è erogata tutti giorni dalle ore 7 alle 8 e dalle 16 alle ore 17. Nel nuovo Comparto Irriguo Nuraghe Portu Sas Mancas in agro di Orosei rubinetti aperti martedì, giovedì e sabato dalle 11 alle 12.00; Nel di stretto del Marreri Isalle Sologo (Comuni di Galtellì, Dorgali, Lula, Orune, Oliena e Nuoro): Erogazione tutti i giorni dalle 7 alle 8 e dalle 16 alle 17.

«Il perdurare di queste condizioni climatiche – spiega Ambrogio Guiso, presidente del Consorzio di Bonifica – purtroppo ci porta a dover ricorrere a queste restrizioni, particolarmente fastidiose certo ma necessarie per garantire l’accesso alla risorsa acqua da parte di tutti. Se la situazione rimarrà tale, sicuramente ci saranno problemi con l’approvvigionamento idrico di zone a quote più alte come la piana di Sologo e di Marreri Isalle. Ma se perdurerà l’assenza di precipitazioni saremo costretti dal primo novembre a garantire l’accesso all’acqua solo per usi aziendali (pulizia stalle, mungitrici, abbeveraggi) ed escludendo la possibilità degli usi irrigui». Per quanto riguarda invece il comprensorio del Posada, interessato dai lavori di demolizione della avandiga provvisoria (attualmente in corso nella diga di Maccheronis), a seguito dello svaso del lago, previsto fino a quota 29 metri sul livello del mare, si renderà necessario interrompere l’erogazione su tutta la piana servita sia per gli usi irrigui che per tutti quelli aziendali. «Il Consorzio metterà per questo a disposizione dei propri utenti una serie di punti di prelievo per l’approvvigionamento delle cisterne», dice Guiso.

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