La Nuova Sardegna

SINISCOLA. «La nostra opposizione sarà improntata al dialogo, ferma e orientata a una critica sempre costruttiva, poggiata su analisi e contenuti, propositiva e con proposte concrete». Questo il pensiero di Amos Mulargia, eletto in consiglio assieme a Caterina Floris nella lista “Il Bene Comune”. Il candidato a sindaco, nell’augurare buon lavoro all'amministrazione Farris e a tutti i gruppi delle opposizioni, fa un’analisi del voto ed enuncia i principi per il prossimo quinquennio. «L'elettore è il giudice di chi ha amministrato, di chi ha fatto opposizione e chi si è presentato per la prima volta alle urne. Il giudizio – dice Mulargia –viene espresso principalmente con il voto, ma quello più severo è l'astensione, una cattiva notizia per tutti, perché segno del disinteresse nel migliore dei casi o di sfiducia nella politica nel peggiore. In questo senso, come lista civica possiamo ritenerci serenamente fieri, perché senza la nostra proposta l'affluenza sarebbe stata ancora più bassa, perché buona parte dell'elettorato non avrebbe avuto un riferimento o si sarebbe dovuto accontentare di votare chi è meno lontano. Non è una questione di poco conto per chi come noi ritiene che la rappresentanza venga prima e sia più importante della vittoria a qualunque costo».

Venendo al consiglio comunale, Amos Mulargia afferma che «l’impegno non sarà indirizzato al solo interesse di chi ci ha votato e sostenuto ma sarà rivolto al bene pubblico, al bene Comune, come dice il nome del nostro gruppo e che fuori e dentro il Consiglio costituisce il nucleo di un progetto, sostenuto da UpS-Zn, socialisti, Sardigna Natzione e indipendenti, che avrà al centro della sua azione lo sviluppo sostenibile, il lavoro e la trasparenza. Al fine di ricucire lo strappo che si sta consumando con gli elettori – conclude Mulargia – che ritengo più delusi che apatici credo sia importante instaurare subito un dialogo tra minoranza e maggioranza, nel rispetto dei ruoli e delle responsabilità di ciascuno». (s.s.)