La Nuova Sardegna

Nuoro

Apre l’ufficio della Consigliera di parità

di Stefania Vatieri
Apre l’ufficio della Consigliera di parità

Il ministro Orlando nomina effettiva Lorena Paola Urrai di Villagrande Strisaili e supplente Maria Chiara Sedda di Gavoi

24 ottobre 2021
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NUORO. Apre anche i città, nel palazzo della Provincia, l’ufficio della Consigliera di parità. Il 23 settembre scorso il ministro delle Politiche sociali, Andrea Orlando, ha nominato Lorena Paola Urrai, ogliastrina di Villagrande Strisaili, come Consigliera di parità effettiva e la gavoesa Maria Chiara Sedda come Consigliera supplente della Provincia di Nuoro: entrambe erano state designate lo scorso giugno dall’amministratore straordinario della Provincia di Nuoro, Costantino Tidu, tra le persone in possesso di requisiti di specifica competenza ed esperienza pluriennale in materia di lavoro femminile, di normative sulla parità e pari opportunità, nonché di mercato del lavoro. La Consigliera di parità è una figura istituzionale istituita dalla Legge n. 125 del 10 aprile del 1991 e dal decreto legislativo 198 del 2006 meglio conosciuto come “Codice delle pari opportunità tra uomo e donna” e ne sono previsti tre livelli, uno nazionale, uno regionale e uno provinciale. La durata dell’incarico è fissata in quattro anni ed è rinnovabile una sola volta. La missione della Consigliera di parità è quella di favorire l’occupazione femminile, realizzare l’uguaglianza tra uomo e donna nel lavoro, controllare l’attivazione dei principi di pari opportunità e di non discriminazione sul lavoro. In particolare, le consigliere ed i consiglieri di parità provvedono a svolgere i seguenti compiti: rilevazione delle situazioni di squilibrio di genere, anche in collaborazione con le direzioni interregionali e territoriali del lavoro, al fine di svolgere le funzioni promozionali e di garanzia contro le discriminazioni nell’accesso al lavoro, nella promozione e nella formazione professionale, ivi compresa la progressione professionale e di carriera, nelle condizioni di lavoro compresa la retribuzione, nonché in relazione alle forme pensionistiche complementari. Sostengono e promuovono progetti di azioni positive, anche attraverso l’individuazione delle risorse dell’Unione europea, nazionali e locali finalizzate allo scopo e alla coerenza della programmazione delle politiche di sviluppo territoriale rispetto agli indirizzi dell’unione europea e di quelli nazionali e regionali in materia di pari opportunità. Svolgono un ruolo centrale sulla promozione delle politiche di pari opportunità nell’ambito delle politiche attive del lavoro, comprese quelle formative, collaborando con le direzioni interregionali e territoriali del lavoro al fine di rilevare l’esistenza delle violazioni della normativa in materia di parità, pari opportunità e garanzia contro le discriminazioni, anche mediante la progettazione di appositi pacchetti formativi.

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