La Nuova Sardegna

Nuoro

Il villaggio di Ruinas a sostegno di La Maddalena

di Giusy Ferreli
Il villaggio di Ruinas a sostegno di La Maddalena

La cittadina candidata a “Capitale italiana della cultura 2024” anche con il contributo di Arzana 

24 ottobre 2021
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ARZANA. Il patrimonio culturale dell’entroterra ogliastrino a supporto della candidatura di La Maddalena a “Capitale italiana della cultura 2024”. La mano tesa in favore del comune isolano arriva dal Comune di Arzana che per sostenere le chance di successo in questo impegnativo percorso ha puntato su un sito archeologico di valenza straordinario. «Abbiamo deciso di mettere a disposizione della candidatura Ruinas, il villaggio nuragico più alto della Sardegna» sottolinea il sindaco Angelo Stochino che, nelle scorse settimane ha firmato la lettera di adesione in qualità di sostenitore dell'iter affrontato dall'amministrazione comunale maddalenina guidata da Fabio Lai per ottenere la prestigiosa investitura. «Siamo convinti – insiste il primo cittadino arzanese – che nell’ambito delle offerte e delle iniziative proposte dall’amministrazione comunale gallurese e dagli altri partner, il nostro villaggio nuragico con la sua reggia rappresenti un valore aggiunto e vada a completare la rete culturale». Ruinas, infatti, non è solo uno degli emblemi della civiltà nuragica la sua storia, avvolta da un’aura di mistero racconta del sacro valore dell’ospitalità. Il sito che sorge ai piedi del Gennargentu a 1200 metri sul livello del mare ha una storia singolare: la recente campagna di scavi ha fatto riemergere dal passato una maestosa torre e oltre duecento capanne a pianta circolare che testimoniano l’importanza dell’insediamento nel periodo nuragico; la tradizione orale tuttavia vuole il villaggio abitato per lunghissimo tempo, addirittura fino al Medioevo. La narrazione tramandata di generazione in generazione ad Arzana racconta che l’antichissimo insediamento, circondato da fontane e sorgenti, venne abbandonato a causa di una pestilenza intorno al 1300. Al morbo che aveva decimato la popolazione, sopravvissero poche decine di persone che furono accolte nella parte alta dell’abitato arzanese nel quartiere di “Pred‘e Maore”. «Con Ruinas e la sua storia raccontiamo di una civiltà antica, una testimonianza importante che in questo caso acquista maggior valore perché volta ad integrare ciò che di meglio ha da offrire la costa e ciò che di meglio ha da offrire l’interno» conclude Stochino, sostenitore del Comune maddalenino che pochi giorni fa ha presentato il proprio logo che parla del mare e della storia marinara di La Maddalena e del suo arcipelago, unica città sarda fra le 24 candidate all'ambito titolo di capitale italiana della Cultura.

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