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Nuoro

Nuoro zittita alle celebrazioni deleddiane in Senato, le reazioni: "Organizziamo un altro evento"

Simonetta Selloni
Il convegno nella Sala Capitolare di palazzo Minerva a Roma durante l'intervento della presidente Casellati
Il convegno nella Sala Capitolare di palazzo Minerva a Roma durante l'intervento della presidente Casellati

Nevina Satta (Sardinia Film commission): «Si può pensare a un secondo ciak»

01 novembre 2021
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NUORO. «È chiaro che nel meccanismo organizzativo qualcosa è andato storto. Nel cinema spesso accade che un imprevisto possa penalizzare la scena migliore, e allora pensiamo a un secondo ciak, un'altra opportunità. Quello che è accaduto può dare l'occasione per allargare la platea e organizzare qualcosa che espanda il più possibile la possibilità di diffondere il nome e l'opera di Grazia Deledda. In altri termini, pensiamo alla possibilità di girare un secondo ciak, e cominciamo a negoziare il recupero». Non poteva che ricollegarsi alla metafora del cinema Nevina Satta, nuorese alla guida della Fondazione Sardegna Film commissio, a proposito dell'incidente accaduto venerdì a Roma.

Il presidente del Consiglio comunale di Nuoro, Sebastian Cocco, non ha potuto svolgere il suo intervento al convegno su "Grazia Deledda, la donna che non mise limiti alle donne", inserito nelle celebrazioni per i 150 anni dalla nascita della scrittrice nuorese premio Nobel per la letteratura. Sede dell'evento, il Senato, la Sala Capitolare di Palazzo della Minerva. Cocco avrebbe dovuto rappresentare il sindaco Andrea Soddu, il quale aveva dal giorno prima comunicato la sua impossibiltà a partecipare delegando appunto il presidente del Consiglio. Ma un cerimoniale rigido, al punto da non consentire il subentro, lo ha zittito; e così l'unico rappresentante della città natale di Grazia Deledda non ha potuto prendere la parola. Questo ha provocato la reazione di Sebastian Cocco che ha abbandonato l'evento, promosso dal presidente della Commissione per la Biblioteca e l'Archivio storico del Senato Gianni Marilotti, ma organizzato dalla Provincia di Nuoro.

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«Ripeto, una rigidità ingiustificata ma non mi sorprende in eventi così complessi... Piuttosto, si pensi ad esempio a come ripartire. Ad esempio, visto che a Roma c'era il G20, ed era risaputo, perché non si è organizzato un reading sulla Deledda? O perché non regalare a Biden la copia del romanzo "La madre" in inglese? Insomma, non perdiamo l'attenzione su Grazia Deledda e con ambizione pensiamo a celebrare sempre e far conoscere nel mondo il nostro Premio Nobel»».

Lo stupore per la rigidità del cerimoniale viene espresso da Vanna Fois, co-fondatrice della casa editrice nuorese Ilisso e attiva promotrice culturale. «Trovo singolare quanto accaduto. Al di là delle formalità, ci sono situazioni che modificano la scaletta degli interventi in un determinato evento e peraltro la presenza del presidente del Consiglio era già prevista. Al di là del cerimoniale, in ogni caso, si pone anche una questione di educazione nei confronti degli ospiti. Non dare modo al rappresentante della città di Grazia Deledda, che aveva anche una investitura ufficiale da parte del sindaco, lascia abbastanza sorpresi».

Si appella al buon senso, Agostino Cicalò, presidente della Camera di commercio di Nuoro. «Onestamente, mi sembra che rientri talmente nella logica delle cose che la città di Nuoro dovesse essere rappresentata in una sede istituzionale così alta, e in un momento importante quale il convegno su Grazia Deledda. Indubbiamente qualche errore c'è stato, ma si sarebbe potuto rimediare facendo appunto esercizio di buon senso».

Intanto, su come siano andate le cose chiederà chiarimenti il senatore Giuseppe Luigi Cucca (Italia viva). «Ero presente al convegno, quel che è accaduto mi dispiace. Mi sembra sia un'occasione perduta per un difetto di comunicazione. Ma martedì mi informerò direttamente alla segreteria della Presidenza del Senato».©RIPRODUZIONE RISERVATA

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