I carabinieri di Arzana scoprono una piantagione di marijuana
VILLAGRANDE STRISAILI. Nuovo ritrovamento di una piantagione di cannabis illegale, con 70 piante (di circa 2,5 metri d’altezza) nel territorio ogliastrino. Era stata impiantata nelle campagne di...
03 novembre 2021
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VILLAGRANDE STRISAILI. Nuovo ritrovamento di una piantagione di cannabis illegale, con 70 piante (di circa 2,5 metri d’altezza) nel territorio ogliastrino. Era stata impiantata nelle campagne di Villagrande Strisaili e i “coltivatori diretti” avevano realizzato un allaccio, chiaramente abusivo, alle tubature del Consorzio di bonifica dell’Ogliastra, con sede a Tortolì.
Il ritrovamento della nuova piantagione illegale nell’agro villagrandese è avvenuto, nella giornata di sabato 30 ottobre, nel corso di un’attività di perlustrazione e controllo del territorio dei carabinieri della squadriglia di Arzana e dei loro colleghi della stazione di Villagrande Strisaili.
La piantagione, formata da 70 piante di circa 2,5 metri di altezza, era in fase di maturazione e pronta per la raccolta. I militari dell’Arma hanno precisato che la coltivazione illegale era disposta su due filari ed era irrigata con un impianto a goccia, le cui tubazioni provenivano da una presa abusiva collegata a un pozzetto del Consorzio di bonifica dell’Ogliastra, situato nelle vicinanze.
Tutto il materiale, su disposizione dell’autorità giudiziaria è stato distrutto sul posto. Le indagini dei carabinieri sono volte all’individuazione dei “coltivatori diretti” illegali. Nei prossimo giorni, verranno effettuati diversi servizi di controllo del territorio anche nelle campagne idi altri paesi dell’area del nord Ogliastra. (l.cu.)
Il ritrovamento della nuova piantagione illegale nell’agro villagrandese è avvenuto, nella giornata di sabato 30 ottobre, nel corso di un’attività di perlustrazione e controllo del territorio dei carabinieri della squadriglia di Arzana e dei loro colleghi della stazione di Villagrande Strisaili.
La piantagione, formata da 70 piante di circa 2,5 metri di altezza, era in fase di maturazione e pronta per la raccolta. I militari dell’Arma hanno precisato che la coltivazione illegale era disposta su due filari ed era irrigata con un impianto a goccia, le cui tubazioni provenivano da una presa abusiva collegata a un pozzetto del Consorzio di bonifica dell’Ogliastra, situato nelle vicinanze.
Tutto il materiale, su disposizione dell’autorità giudiziaria è stato distrutto sul posto. Le indagini dei carabinieri sono volte all’individuazione dei “coltivatori diretti” illegali. Nei prossimo giorni, verranno effettuati diversi servizi di controllo del territorio anche nelle campagne idi altri paesi dell’area del nord Ogliastra. (l.cu.)
