A Orosei è polemica su Marina Beach
di Nino Muggianu
Un’associazione di cittadini chiede di annullare un atto di permuta ventennale
05 novembre 2021
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OROSEI. Neppure il tempo di insediarsi per l’amministrazione guidata dalla sindaca Elisa Farris, che si ritrova già ad affrontare la prima polemica per il contenuto di una lettera aperta dell’Associazione politico culturale “CambiAmo Orosei insieme”. Gruppo che non è riuscito a mettere in piedi una lista per le amministrative e dunque è fuori dal consiglio. «Con delibera n. 129 del 10.09.2021 la Giunta comunale di Orosei – scrive l’associazione – a pochi giorni dalle elezioni amministrative, ad eguali condizioni disponeva, per un valore reciproco di duemila euro, il rinnovo della permuta ventennale in usufrutto (già concessa il 22.05.2001) di parte delle aree di cessione della lottizzazione dell’insediamento turistico in località “Laccu” (Marina Beach), in cambio di porzione di terreno in località “Avalè” (Su Barone), in favore della Società Italiana Alberghi S.r.l., ad oggi ancora da perfezionare con la stipula dell’atto pubblico. La decisione dell’amministrazione, assunta senza che sia stato preventivamente chiamato a pronunciarsi il Consiglio comunale, appare in grave contrasto con gli interessi della comunità, oltre che illegittima sotto diversi profili formali e procedurali».
Anzitutto, continua il gruppo politico, «poiché la permuta in atto scadeva il 22 marzo 2021 e il Comune doveva pronunciarsi entro sessanta giorni dalla medesima scadenza sulla decisione di rinnovarla o meno, comunicando l’eventuale disdetta, ci si chiede perché il Consiglio comunale non sia stato formalmente avvertito dell’incombente in tempi utili e chi aveva il do vere di farlo, e soprattutto, perché non l’ha fatto, vanificando così, se del caso, la possibilità di evitare il rinnovo automatico. La Delibera assunta dalla Giunta comunale in proposito, invece, è certamente un atto che non rientra nelle sue competenze, quindi indubbiamente illegittimo e da annullare».
Anzitutto, continua il gruppo politico, «poiché la permuta in atto scadeva il 22 marzo 2021 e il Comune doveva pronunciarsi entro sessanta giorni dalla medesima scadenza sulla decisione di rinnovarla o meno, comunicando l’eventuale disdetta, ci si chiede perché il Consiglio comunale non sia stato formalmente avvertito dell’incombente in tempi utili e chi aveva il do vere di farlo, e soprattutto, perché non l’ha fatto, vanificando così, se del caso, la possibilità di evitare il rinnovo automatico. La Delibera assunta dalla Giunta comunale in proposito, invece, è certamente un atto che non rientra nelle sue competenze, quindi indubbiamente illegittimo e da annullare».