La Nuova Sardegna

Nuoro

Rifiuti e tutela ambientale parte la rivoluzione green

di Dario Budroni
Rifiuti e tutela ambientale parte la rivoluzione green

Il Comune e la società di gestione illustrano il servizio d’appalto avviato a giugno Via i mastelli dalla spiaggia della Cinta, sarà realizzata una piccola isola ecologica 

12 novembre 2021
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SAN TEODORO. La rivoluzione green è un abito su misura, cucito addosso a un territorio non proprio semplice da governare. Cinquemila presenze d’inverno, centomila in piena estate. Ma il Comune ci crede e lancia la sfida: San Teodoro dovrà sposare sempre più i principi della tutela ambientale e del decoro urbano. Tra gli obiettivi c’è il raggiungimento dell’80% di raccolta differenziata. E poi la sfida delle sfide: togliere i mastelli posizionati sull’arenile della Cinta. I rifiuti, i bagnanti, dovranno riportarseli a casa oppure lasciarli in una piccola isola ecologica all’ingresso della spiaggia. Obiettivi tutti contenuti nel nuovo appalto per il servizio di igiene urbana, già avviato a giugno e che vede sotto contratto un raggruppamento di imprese formato da Formula ambiente spa e cooperativa Ati.

Rivoluzione green. Dopo i primi mesi di assestamento e la distribuzione dei kit, la sindaca Rita Deretta ha presentato la rivoluzione verde pensata per San Teodoro. «Il nostro è un territorio vasto e che lavora un po’ come una fisarmonica. D’inverno il servizio richiede un certo tipo di sforzo, mentre d’estate ci ritroviamo a gestire un paese che passa da 5mila abitanti a oltre 100mila – spiega -. Durante l’estate, cominciata con il cambio di appalto, abbiamo ottenuto importanti risultati. Ma siamo dei perfezionisti e vogliamo migliorarci, innanzitutto puntando al raggiungimento e al superamento dell’80% di raccolta differenziata. Poi dobbiamo far sì che gli abbandoni dei rifiuti siano sempre meno».

I dettagli. Il nuovo appalto punta quindi tutto su differenziata, decoro e tariffazione puntuale, capace di premiare le utenze più virtuose. Saranno così potenziate le attività di spazzamento misto e meccanizzato nel periodo estivo, sarà implementato il lavaggio delle piazze e delle altre aree centrali, saranno ripulite le zone retrodunali delle spiagge, saranno installate nuove isole ecologiche. Poi, d’estate, l’apertura giornaliera dell’ecocentro, il potenziamento degli ecopunti presidiati, il ritiro del secco su prenotazione per i turisti in partenza e ulteriori ritiri dell’umido prodotto dalle utenze non domestiche per i mesi di luglio e agosto. cioè quelli dove si registra il maggiore afflusso di turisti.

La sensibilizzazione. Il Comune di San Teodoro e le imprese organizzeranno poi una lunga serie di campagne di comunicazione e sensibilizzazione sulla raccolta differenziata e sui problemi ambientali. Anche perché c’è sempre da combattere il fenomeno dei lanciatori dei sacchetti. «Abbiamo fatto molti controlli, anche con l’impiego del personale della compagnia barracellare, in incognito. Tanta gente è stata multata»,spiega la sindaca Rita Deretta. «Siamo orgogliosi, ci siamo posti degli obiettivi importanti e raggiungibili – commenta Marcello Rosetti, amministratore delegato di Formula ambiente -. San Teodoro ha delle caratteristiche uniche e abbiamo adattato la ricetta a questo territorio». Tra le iniziative anche l’attivazione della app Junker, che contiene tutte le informazioni sul servizio. Domani, invece, la campagna «Puliamo il mondo» promossa da Legambiente con il coinvolgimento delle scuole.

La Cinta. È una delle spiagge più famose e frequentate della Sardegna. E quindi anche una delle più problematiche: 10mila bagnanti al giorno. «Stiamo pensando di togliere i mastelli dall’arenile e di ragionare così: chi va lì, sa che il rifiuto deve essere riportato a casa oppure smaltito in una mini isola ecologica al di fuori della spiaggia – dice la sindaca –. Sarà un progetto pilota. Lo so, sarà difficile. Ma dobbiamo ragionare diversamente. Dobbiamo sforzarci a cambiare».

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