La Nuova Sardegna

Nuoro

Bosco vandalizzato: caso in Comune

di Giulia Serra
Bosco vandalizzato: caso in Comune

Bolotana. Attacco della minoranza: «Episodio lasciato cadere nel dimenticatoio»

28 novembre 2021
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BOLOTANA. «Il fatto richiamato nell’articolo del 2 ottobre de La Nuova Sardegna è vero e le circostanze descritte rientrano in un terreno privato in località Badde Salighes, di competenza autorizzatoria del Comune di Bolotana». A quasi due mesi di distanza dalla pubblicazione della notizia sulla presenza di numerose ed organiche incisioni sulla roccia dentro il bosco di Badde Salighes, la sindaca Annalisa Motzo ha parlato per la prima volta del caso che ha sollevato non poca indignazione nella comunità bolotanese e non solo. Ad obbligare il consiglio comunale ad affrontare la questione è stata l’interrogazione presentata dalla capogruppo di minoranza Antonella Pisanu che, all’indomani della notizia sull’imbrattamento “artistico” nel sito d’interesse comunitario, si era attivata per chiedere lumi sulla vicenda. Se fuori dai palazzi istituzionali il rinvenimento di scritte e simboli esoterici – incisi in maniera indelebile in un’area alle spalle del piccolo borgo montano e a due passi da Villa Piercy – aveva destato particolare sdegno sia per le caratteristiche di pregio del luogo vandalizzato che per il richiamo a rituali di ispirazione massonica, dentro l’assise bolotanese non vi è stato spazio né per l’indignazione né tantomeno per la volontà di guardare ed analizzare un contesto emerso in maniera così eclatante. Alla trattazione del punto all’ordine del giorno sono stati dedicati otto minuti. Le uniche a prendere la parola sono state da una parte la consigliera Pisanu, dall’altra la prima cittadina. La sindaca Motzo ha optato per un profilo basso e defilato, non concedendo neppure una parola di condanna per il corposo deturpamento naturalistico perpetrato nel sito sottoposto a tutela, scegliendo di svincolandosi da qualsiasi considerazione sul merito per riparare dietro il massimo riserbo richiesto dalle indagini in corso.

«Ho appreso la notizia dagli organi di stampa il giorno dopo la pubblicazione dell’articolo – ha detto Annalisa Motzo – e ho preso contatto col comandante locale del corpo forestale, che mi ha confermato l’esistenza di un’indagine». Inutili i tentativi della capogruppo di minoranza di spostare la questione su un piano diverso per aprire una discussione politica, richiamando l’interesse e l’importanza naturalistica, storica e culturale del sito di Badde Salighes e sottolineando come Villa Piercy sia stata scelta dall’Unione dei comuni del Marghine come sede istituzionale. Alla fine l’amara constatazione: «il sentore che abbiamo è che cadrà tutto nel dimenticatoio, perché nessuno si è pronunciato su quanto accaduto».

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