La Nuova Sardegna

Nuoro

Liceo Satta, la protesta continua

di Alessandro Mele
Liceo Satta, la protesta continua

I genitori dei ragazzi in sciopero: «Le regole vanno rispettate, ma anche i nostri figli vanno capiti»

02 dicembre 2021
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NUORO. Gli studenti dell’ex Istituto magistrale continuano a disertare le lezioni per protesta, questo pomeriggio alle 16 la dirigente scolastica Carla Rita Marchetti incontrerà i rappresentanti dei genitori eletti nei vari consigli di classe. Intanto la prolungata protesta di massa degli studenti del liceo delle Scienze umane e musicale “Sebastiano Satta”, provoca reazioni contrastanti anche tra i genitori rappresentanti di classe: «Sono dispiaciuta che così tanti ragazzi stiano disertando le lezioni – commenta Sebastiana Fronteddu, rappresentante dei genitori nel consiglio d’Istituto e rappresentante di classe –. Viviamo in un clima bruttissimo e purtroppo l’emergenza pandemica impone delle regole da rispettare ovunque andiamo, non solo a scuola. È giusto che il luogo dove i nostri figli trascorrono la giornata, preservi gli alunni dai contagi con ogni mezzo o regola. Io sono sempre dalla parte degli studenti, per questo dico che se è vero che scioperare è un diritto, lo è anche quello allo studio. Un diritto al quale questi ragazzi con la protesta si stanno sottraendo troppo a lungo». Ancora Anna Ortensia Mesina: «Io appoggio in pieno la protesta dei ragazzi – dice la rappresentante di classe –. Se è vero che a loro bisogna dare delle regole, è altrettanto vero che gli va dato modo di esprimersi e di essere liberi da vincoli troppo oppressivi. Uno dei problemi più urgenti è quello della succursale di via Foscolo dove, come mi e stato riferito, c’è solo un bagno per cento alunne e altri problemi di sicurezza. Ecco, sia sul piano della sicurezza delle strutture che sui regolamenti, credo che i ragazzi vadano ascoltati perché sono loro che per primi devono vivere bene l’esperienza della scuola». Infine Maria Grazia Onali: «Dobbiamo comprendere cosa ha spinto i ragazzi a comportarsi in questo modo. Oggi ci confronteremo per una risoluzione consensuale della questione».

Intanto va avanti a oltranza la protesta degli studenti contro le regole troppo stringenti, a loro dire, recentemente varate dal collegio dei docenti e dai vari dipartimenti della scuola. Ciò che i ragazzi chiedono alla preside è l’“ammorbidimento” delle regole, molte delle quali varate in linea con le norme di contrasto al Covid. «Parlerò con i rappresentanti dei genitori eletti nei consigli di classe – afferma la preside Marchetti – con lo scopo di informarli e di discutere su ciò che sta accadendo in questi giorni. Ribadisco che capisco perfettamente lo stato d’animo dei ragazzi reduci da due anni terribili pieni di limitazioni. Capisco che si sentano in un corridoio troppo stretto per loro e che proprio per questo mal digeriscano le regole – prosegue la dirigente –. Ma io non sono un tiranno, mi limito ad applicare le regole stabilite dal collegio dei docenti e ancora di più quelle necessarie a superare l’emergenza sanitaria dettateci dal ministero della Salute e dal piano scuola. Se la scuola è ancora un luogo sicuro per i nostri ragazzi lo si deve proprio a queste regole».

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