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Radioterapia, sì al nuovo centro «Ma più risorse al pubblico»

Radioterapia, sì al nuovo centro «Ma più risorse al pubblico»

NUORO. «L’Airo, l’associazione italiana di radioterapia e oncologia clinica esprime compiacimento per l’apertura del centro di Radioterapia Oncologica del Mater Olbia e augura buon lavoro allo staff»....

03 dicembre 2021
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NUORO. «L’Airo, l’associazione italiana di radioterapia e oncologia clinica esprime compiacimento per l’apertura del centro di Radioterapia Oncologica del Mater Olbia e augura buon lavoro allo staff». Questo, se avesse avuto modo di intervenire all’inaugurazione del nuovo servizio dell’ospedale privato gallurese avrebbe detto Salvatrice Campoccia, presidente del sodalizio che raggruppa i radioterapisti sardo. Non potendolo fare in quell’occasione, la specialista, direttrice dell’unità operativa dell’ospedale San Francesco di Nuoro, ha affidato ad una nota le considerazioni dell’Airo Sardegna sul ruolo del nuovo servizio affidato ad un team di professionisti multidisciplinare guidati da Gian Carlo Mattiucci. «L’apertura di questo centro si realizza in un momento molto difficile per la radioterapia oncologica sarda. In particolare la carenza di tecnologia e di risorse umane sta fortemente penalizzando il lavoro dei tre centri di Cagliari, Sassari e Nuoro» sottolinea Campoccia che ricorda le difficoltà attraversate dalle strutture specializzate che non sempre, come ad esempio succede nel capoluogo barbaricino, possono fare affidamento su un numero adeguato di tecnici e specialisti . «Ciononostante – prosegue la presidente Airo – durante la pandemia i centri di radioterapia sardi hanno continuato ad offrire assistenza ai pazienti oncologici di tutta la Sardegna senza ridurre mai l’attività, cercando anzi di limitare al minimo il ricorso ai trattamenti in centri della penisola». La neonata radioterapia si aggiunge alla rete già in essere tra i tre servizi pubblici nella lotta contro i tumori. «A garanzia di percorsi terapeutici di qualità per i nostri pazienti – sottolinea a questo riguardo Campoccia –. La radioterapia oncologica, deve essere fortemente sostenuta con investimenti sia in tecnologia sia in risorse umane per il ruolo fondamentale che svolge nella cura dei pazienti». Una considerazione che vale anche per il San Francesco dove a far funzionare i due acceleratori lineari, uno dei quali di alta gamma e unico nell’isola a poter eseguire trattamenti di alta specializzazione, ci sono pochissimi tecnici di radiologia. Ben altre potenzialità nella cura dei pazienti avrebbe il Versa Hd, macchinario inaugurato nel 2018 con il quale si possono eseguire trattamenti radioterapici tradizionali ma anche la procedura stereotassica. (g.f.)

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