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Il neo dg Cugia ai sindaci: «Serve l’impegno di tutti»

di Giusy Ferreli
Il neo dg Cugia ai sindaci: «Serve l’impegno di tutti»

Lanusei. Il manager alla conferenza socio-sanitaria punta su territorio e ospedale «Aspetto le linee guida». Ma il responsabile dell’Asl potrebbe lasciare l’incarico 

19 gennaio 2022
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LANUSEI. «Giovedì avremo le linee guida per la stesura degli atti aziendali. Dall’attuazione di un'attenta programmazione dipenderanno le sorti della sanità in questo territorio, non da quanto io rimarrò alla guida della Asl». Arrivato in Ogliastra con il compito di dare respiro alla riforma sanitaria voluta dalla giunta Solinas, Luigi Cugia, così risponde alla domanda del sindaco di Osini Tito Loi, evidentemente preoccupato per le voci che danno a termine l’incarico del neo direttore generale dell’Asl di Lanusei. Cugia, eluso diplomaticamente l’interrogativo, non si sottrae al confronto. E annuncia il manifesto programmatico del suo mandato che, probabilmente, durerà molto meno del previsto. «Occorre pianificare la sanità territoriale e restituire all’ospedale il ruolo di struttura per acuti che gli è proprio. Questo è il punto di svolta ma dobbiamo rimboccarci le maniche e lo dobbiamo fare tutti», dice il neo dg ai sindaci ogliastrini che ieri mattina, convocati in conferenza sociosanitaria dal presidente e sindaco di Lanusei, Davide Burchi, gli danno il benvenuto nella sala consiliare del municipio di Lanusei.

Innumerevoli gli interventi dei sindaci che raccontano al manager le singole criticità dei servizi sanitari territoriali – dalla carenza di medici di base ai problemi legati alla strumentazione e risolvibili con piccoli investimenti – e ospedalieri. «Il territorio è in subbuglio», lo avverte il sindaco Burchi dopo aver riportato l’attenzione sulle magagne del Nostra signora della Mercede in affanno per la chiusura di cardiologia, pediatria e punto nascita (che da venerdì riapriranno i battenti ma rimangono comunque sempre in bilico) e non solo.

I numeri del disastro sul territorio vengono evocati dal direttore del distretto Sandro Rubiu. «I bandi per le titolarità sono andati deserti, ci sono solo 10 guardie mediche titolari», dice. Per la medicina generale si va avanti con un complicato gioco di incastri che difficilmente potrà ma resistere a lungo. Le uniche novità positive riguardano l’aumento delle ore di specialistica ambulatoriale (6 ore di allergologia, 3 di ginecologia a Seui, 4 di cardiologia a Lanusei, 4 di urologia, 5 di endocrinologia e 6 di pneumologia) e l’arrivo nel reparto di radiologia di un nuovo specialista. Nel primo confronto ufficiale tra il neo dg e i sindaci emerge la volontà di collaborazione per soluzioni a breve, medio e lungo termine a partire dalle proposte elaborate dalla Cisl medici per reclutare nuovi professionisti, la cui mancanza è il vero nodo della questione in particolare in ospedale. «Non possiamo permetterci – commenta il consigliere regionale Salvatore Corrias – che il pronto soccorso, sia sguarnito e in sofferenza».

«Il territorio ha vissuto in malo modo la chiusura dei reparti, in particolare del punto nascita. Ci aspettiamo che dagli attuali 69 medici – conclude Burchi – si passi tra un anno a 75 e poi 80».

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