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Mereu replica alla minoranza «Sul Covid massimo impegno»

ORGOSOLO. Non si è fatta attendere la risposta dell'amministrazione in carica all’interrogazione della minoranza sull'emergenza sanitaria. Lo fa il sindaco Pasquale Mereu con un articolato documento...

25 gennaio 2022
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ORGOSOLO. Non si è fatta attendere la risposta dell'amministrazione in carica all’interrogazione della minoranza sull'emergenza sanitaria. Lo fa il sindaco Pasquale Mereu con un articolato documento pubblicato sul sito del Comune di Orogosolo. «L’attuale amministrazione, entrata in carica il 12 ottobre 2021, si è trovata fin da subito a dover richiedere la somministrazione della terza dose del vaccino. A tale scopo nei giorni 23 e 24 di novembre abbiamo dato la nostra collaborazione all’Ats mettendo a loro disposizione i locali del Comune e coinvolgendo i dipendenti. A fronte di un primo elenco di 160 utenti inviato da Ats, siamo stati contattati ai numeri telefonici resi disponibili, con avviso pubblico, da oltre 350 utenti. Di questi circa 300 hanno ricevuto una dose del vaccino in modo certo e sicuro e non in modo approssimativo e disorganizzato come sostiene la minoranza. O forse quest’ultima ha avuto notizie riservate su un incremento dei contagi nei giorni seguenti».

Di certo, sottolinea Mereu, «gli utenti avrebbero potuto contattare l’Amministrazione con più facilità se la passata amministrazione non avesse eliminato il centralino con la selezione passante e un unico numero telefonico di 6 cifre, ma di questa disorganizzazione non siamo responsabili».

Altro punto rilevato dalla minoranza è che l’amministrazione abbia permesso lo svolgimento di “Sa Candelaria”. «Scelta fatta dopo le debite valutazioni perché in quel momento, lo ricordiamo a chi soffre di amnesie temporali, eravamo in zona bianca e i dati dell’Ats non erano certo allarmanti rispetto alla situazione epidemiologica generale. Si trattava di perpetuare una bellissima tradizione che dura nel tempo, evitando di far passare come piccoli untori di manzoniana memoria i bambini che girano per il paese. Siamo certi di non sbagliare quando pensiamo che, se avessimo cercato di vietarla, avremo ricevuto comunque una bella interrogazione. La vera causa della diffusione del Covid non è stata di sicuro lo svolgimento di questa consuetudine che non stimola certo gli assembramenti. Anzi, nella stessa comunicazione a cui fa riferimento la minoranza ci si è premurati di sottolineare alcune regole di comportamento anti-covid sicuri del loro rispetto da parte degli adulti di questa comunità, che sono parte fondamentale di questa tradizione. Può essere invece verosimile che la diffusione delle nuove varianti siano stati gli incontri e i festeggiamenti del capodanno». (n.mugg.)

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