Salvo il pronto soccorso, chiude terapia del dolore
di Giusy Ferreli
Lanusei. Spostato di reparto l’anestesista che si occupava di cure palliative L’ospedale sempre più a corto di personale medico, costretto ad acrobazie
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LANUSEI. È andata a finire come in tanti temevano: con il pronto soccorso dell’ospedale di Lanusei aperto ma l’ambulatorio di terapia del dolore chiuso. Il trasferimento in pronto soccorso dell’anestesista che sino a una decina di giorni fa si occupava da solo di terapia del dolore, cure palliative e cure domiciliari, se da un lato è riuscito nell’intento di salvare dal baratro il Nostra signora della Mercede, dall’altro ha lasciato sguarnito un servizio vitale per tanti pazienti cronici e oncologici. Ciò che non invece accaduto, è l’auspicato (dai vertici della Asl Ogliastra) sdoppiamento dello specialista che ha accettato l’incarico di responsabile del pronto soccorso.
Il medico – almeno secondo le rassicurazioni della direzione dell’azienda sanitaria ai sindaci ogliastrini riuniti in conferenza sociosanitaria – avrebbe dovuto continuare a seguire i pazienti con le prestazioni aggiuntive, ma così non è andata. Del tutto inutile si è rivelato chiamare il cup per prenotare una visita in ambulatorio per la terapia del dolore. «L’attività – è stata la cortese risposta degli operatori – è sospesa». Impossibile avere una data, neppure lontana nel tempo.
«Il servizio è in via di riorganizzazione», è stata l'ancor più gentile spiegazione al paziente in preda ai forti dolori derivanti da una patologia invalidante. Anche le cure palliative e quelle domiciliari stanno funzionando (a singhiozzo) grazie alla collaborazione di altri due anestesisti che si occupano dei pazienti più gravi.
Le segnalazioni dei malati ogliastrini sono arrivate anche al comitato Giù le mani dall’Ogliastra che ieri è intervenuto sulla sua pagina Facebook. «Ora sappiamo tutti che la chiusura temporanea del pronto soccorso è stata evitata in extremis incaricando l'addetto alla terapia del dolore. Il pronto soccorso così continua il suo super lavoro e si va avanti. E la terapia del dolore? Nulla, praticamente nulla», scrivono gli attivisti del comitato. «Sino a quando si continuerà così – è la loro lapidaria conclusione – avremmo sempre e comunque problemi».
La coperta è troppo e sfilacciata e non basta a tenere in caldo la sanità ogliastrina: la decisione di trasferire il dottor Salvatore Sinatra è stata presa dopo l’assenza (giustificata) della facente funzioni. Sono poi seguiti gli ordini destinati agli specialisti in chirurgia, cardiologia e medicina del Nostra signora della Mercede per dare una mano al pronto soccorso a corto di personale. Acrobazie riuscite ma che non possono andare avanti a lungo. Tanto più che i medici mancano ovunque e non possono miracolosamente sdoppiarsi.
©RIPRODUZIONE RISERVATA
Il medico – almeno secondo le rassicurazioni della direzione dell’azienda sanitaria ai sindaci ogliastrini riuniti in conferenza sociosanitaria – avrebbe dovuto continuare a seguire i pazienti con le prestazioni aggiuntive, ma così non è andata. Del tutto inutile si è rivelato chiamare il cup per prenotare una visita in ambulatorio per la terapia del dolore. «L’attività – è stata la cortese risposta degli operatori – è sospesa». Impossibile avere una data, neppure lontana nel tempo.
«Il servizio è in via di riorganizzazione», è stata l'ancor più gentile spiegazione al paziente in preda ai forti dolori derivanti da una patologia invalidante. Anche le cure palliative e quelle domiciliari stanno funzionando (a singhiozzo) grazie alla collaborazione di altri due anestesisti che si occupano dei pazienti più gravi.
Le segnalazioni dei malati ogliastrini sono arrivate anche al comitato Giù le mani dall’Ogliastra che ieri è intervenuto sulla sua pagina Facebook. «Ora sappiamo tutti che la chiusura temporanea del pronto soccorso è stata evitata in extremis incaricando l'addetto alla terapia del dolore. Il pronto soccorso così continua il suo super lavoro e si va avanti. E la terapia del dolore? Nulla, praticamente nulla», scrivono gli attivisti del comitato. «Sino a quando si continuerà così – è la loro lapidaria conclusione – avremmo sempre e comunque problemi».
La coperta è troppo e sfilacciata e non basta a tenere in caldo la sanità ogliastrina: la decisione di trasferire il dottor Salvatore Sinatra è stata presa dopo l’assenza (giustificata) della facente funzioni. Sono poi seguiti gli ordini destinati agli specialisti in chirurgia, cardiologia e medicina del Nostra signora della Mercede per dare una mano al pronto soccorso a corto di personale. Acrobazie riuscite ma che non possono andare avanti a lungo. Tanto più che i medici mancano ovunque e non possono miracolosamente sdoppiarsi.
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