La Nuova Sardegna

BOSA. La giunta municipale ha dato disco verde alla adesione all’accordo di partenariato da sottoscrivere insieme ad altri comuni della Planargia, ente capofila Modolo, in vista di un importante progetto pilota teso alla rigenerazione culturale, sociale ed economica dei borghi a rischio di abbandono. Un problema di non poco conto anche sulla turistica fascia centro occidentale dell’isola dove, anno dopo anno, il saldo negativo tra decessi e nuove nascite è cresciuto esponenzialmente. Con il rischio che entro pochi decenni alcune realtà, un tempo vitali, possano trasformarsi in veri e propri paesi fantasma.

Dal ministero della Cultura sono già state inviate ai presidenti delle Regioni le linee di indirizzo per un intervento di livello nazionale, quello della Attrattività dei borghi, finanziato grazie ai fondi del Piano nazionale di rinascita e resilienza. Un’occasione unica per cercare di trovare le risorse economiche necessarie ad azioni che possano finalmente frenare e possibilmente ribaltare situazioni sempre più drammatiche. Anche in una realtà costiera, con prospettive di caratura turistica, come quella di Bosa e dei paesi della Planargia. Per ciascuno dei ventuno progetti previsti il piano nazionale mette sul piatto un importo massimo di venti milioni di euro, finalizzati al rilancio economico e sociale di borghi disabitati o comunque caratterizzati da un avanzato processo di declino e abbandono, per i quali si preveda un progetto di recupero e rigenerazione che integra le politiche di salvaguardia e riqualificazione dei piccoli insediamenti storici con le esigenze di rivitalizzazione e rifunzionalizzazione. Alla manifestazione di interesse già inviata alla Regione ha partecipato il Comune di Modolo, che precedentemente ha chiesto anche la disponibilità del comune di Bosa, per aderire al partenariato pubblico. (al.fa.)