La Nuova Sardegna

Nuoro

Borore, case sui terreni destinati agli usi civici: si va verso la sanatoria

Borore, case sui terreni destinati agli usi civici: si va verso la sanatoria

Il sindaco ottimista sul cambio di destinazione su un’area di 15 ettari

10 febbraio 2022
2 MINUTI DI LETTURA





BORORE. Quindici ettari. Questa la superficie complessiva dei terreni attualmente gravati da uso civico a Borore, ma che potranno essere oggetto di sanatoria. Tutto possibile grazie all’aggiornamento del piano che dovrà essere approvato, a breve, dal Consiglio comunale e in seguito dalla Regione. Una misura attesa da una cinquantina di famiglie che negli anni ‘80, previa regolare autorizzazione edilizia, hanno costruito le loro case in aree del centro urbano sulle quali, tempo fa, è stata definitivamente accertata l’esistenza dei vincoli: gli immobili non possono essere né venduti né ristrutturati. Impossibile perfino accedere al superbonus edilizio del 110%.

Nel dicembre 2021, con una propria delibera, la Regione Sardegna ha recepito la norma statale che consente il trasferimento dell’uso civico spostandolo dalle zone urbane edificate, oltre quarant’anni fa, a terreni di proprietà pubblica posti nell’agro posseduto dal Comune. Un passo importante che dichiara vinta la battaglia di decine e decine sindaci che nel Marghine, come nel resto dell’isola, si sono battuti per portare a casa il risultato. Fin dal 2013 l’amministrazione di Borore, guidata anche allora da Tore Ghisu, richiede questo tipo di soluzione.

All’epoca il consiglio comunale approva e trasmette in Regione il piano redatto da un professionista che prevede il trasferimento e la sospensione degli usi civici. Volontà ribadita cinque anni più tardi con delibera comunale dal primo cittadino, Bastiana Carboni. Segue lo stallo. Uno specifico pronunciamento della Corte costituzionale dichiara la parziale incostituzionalità della legge regionale, bloccando di fatto il possibile passaggio. Bisogna attendere il 2021 per uscire dall’impasse. Prima con apposito emendamento di legge, approvato dal Parlamento. Poi con l’approvazione della già citata delibera regionale, si giunge alla convalida della norma che consente ai Comuni di predisporre specifici piani di trasferimento delle aree gravate da uso civico. La prossima mossa sarà quella di aggiornare, secondo le nuove disposizioni normative, il documento redatto dal tecnico professionista otto anni fa.

«La convalida del piano che otterrà il via libera del Consiglio comunale in tempi celeri – sottolinea il sindaco Ghisu – consentirà di sanare una situazione attualmente insostenibile per tutti quei cittadini che, decenni addietro, hanno costruito le loro abitazioni nel pieno rispetto delle regole e che oggi, a causa della vecchia norma, si trovano nella condizione di non poter neppure accedere ad agevolazioni fiscali come il bonus edilizio». (a.p.)



In Primo Piano
Tribunale

Sassari, morti di covid a Casa Serena: due rinvii a giudizio

di Nadia Cossu
Le nostre iniziative