La Nuova Sardegna

Nuoro

San Camillo, sos di Manca (M5S) alla Regione

di Michela Columbu
San Camillo, sos di Manca (M5S) alla Regione

Sorgono. Il deputato denuncia la carenza di personale al pronto soccorso e chiede interventi

15 febbraio 2022
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SORGONO. «Sollecitare l’amministrazione regionale sia a intervenire in maniera concreta per dare risposte ai cittadini del Mandrolisai e Barbagia, sia a prestare maggiore attenzione ai territori di alta montagna, caratterizzati da anni da un gravissimo spopolamento anche a causa della mancanza di servizi e principalmente della mancanza di un’adeguata assistenza sanitaria». È quanto ha intenzione di fare il deputato pentastellato Alberto Manca che ieri mattina è andato all'ospedale San Camillo di Sorgono prima, e all'ospedale San Francesco di Nuoro dopo, e di entrambi ha visitato il pronto soccorso rilevando le criticità che ormai da mesi caratterizzano i principali punti d'accesso delle due strutture sanitarie. «A Sorgono ho trovato una situazione drammatica – ha spiegato Manca –. Attualmente si registra una gravissima carenza di personale che determina un forte stress nel personale sanitario che vi lavora, ma soprattutto ha gravissime ripercussioni sulla qualità del servizio. Il reparto dovrebbe avere sei medici in organico ma al momento può contare solo su uno che ha anche la funzione di responsabile, coadiuvato da un medico con contratto di guardia medica e quando necessario da medici “in prestito” da altri reparti. La situazione è talmente critica da spingere i dipendenti a chiederne addirittura la chiusura, poiché mantenere aperto un presidio con una così alta criticità non ha alcun senso. La chiusura del pronto soccorso del San Camillo – denuncia Manca – sarebbe una grave sconfitta per la sanità regionale. Ritengo sia fondamentale garantire un adeguato livello di assistenza sanitaria ai cittadini già alle prese con i disagi di una zona di alta montagna. La realtà purtroppo è che la sanità pubblica regionale è in ginocchio e a pagarne le conseguenze sono sempre i cittadini e principalmente quelli residenti in zone svantaggiate, costretti a volte a percorrere chilometri per ricevere l’assistenza sanitaria di cui hanno bisogno». L'intenzione del parlamentare di scongiurare lo smantellamento del pronto soccorso si sposa con le richieste dei comitati popolari e dei sindacati che da mesi si battono per i servizi sanitari partendo dalla necessità di ripristinare la funzionalità del pronto soccorso. Questo anche se il manager della Asl 3, Paolo Cannas, alla recente conferenza socio sanitaria tenutasi proprio a Sorgono, ha parlato non di pronto soccorso ma di punto di primo soccorso e di potenziamento del servizio di elisoccorso per sopperire alla distanza e alla altrettanto pesante situazione delle strade.

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