La Nuova Sardegna

Nuoro

Malata di sclerosi multipla «Ares trovi una soluzione»

di Alessandra Porcu
Malata di sclerosi multipla «Ares trovi una soluzione»

Intervento della Regione per ritirare il medicinale quanto più vicino a Macomer «Il cannabinoide può essere somministrato soltanto nelle farmacie ospedaliere»

19 febbraio 2022
2 MINUTI DI LETTURA





MACOMER. «In nessun caso il Sativex, utilizzato per alleviare i sintomi in pazienti affetti da sclerosi multipla, può essere dispensato presso il poliambulatorio di Macomer. Anche qualora fosse presente un presidio del servizio farmaceutico territoriale per la distribuzione diretta dei medicinali. Si chiede pertanto all’Ares di verificare la possibilità di erogazione nella farmacia ospedaliera più prossima alla residenza del paziente».

Così la direzione generale della Sanità in risposta alla lettera inviata, lo scorso 24 gennaio, dal presidente dell’Unione dei Comuni del Marghine. Nella missiva Gian Pietro Arca aveva perorato la causa di Luciana Milia, 47enne di Macomer, che, non riuscendo a reperirlo nel Distretto socio-sanitario di appartenenza, è costretta a ritirare lo spray a base di cannabinoide al “Binaghi” di Cagliari.

«Ai servizi territoriali – specifica la direzione – non viene riconosciuto lo status di “farmacia” pertanto non possono acquistare o erogare medicinali per i quali è prevista la registrazione dei movimenti, in entrata e in uscita, tramite un apposito registro. Nel caso in cui il Sativex, classificato in fascia H e dispensato a carico del Sistema sanitario nazionale esclusivamente nelle farmacie ospedaliere, venisse erogato tramite quelle convenzionate, pubbliche e private, il costo sarebbe a carico del cittadino». Spesa che la paziente non sarebbe in grado di affrontare.

«La nota della Regione – sottolinea Arca – dimostra che Luciana Milia, a oggi, viene costretta a ritirare il Sativex presso il nosocomio cagliaritano nonostante abbia il diritto ad averlo dal Servizio farmaceutico o dalla farmacia ospedaliera della Assl di Nuoro, così come stabilito da apposita circolare. Detto ciò, in accordo con la neoeletta presidente del Distretto socio-sanitario di Macomer, Silvia Cadeddu, ci adopereremo affinché la struttura barbaricina eroghi il medicinale e che lo faccia pervenire alla paziente tramite la farmacia territoriale del poliambulatorio di Macomer».

Della vicenda il presidente dell’Unione dei Comuni del Marghine aveva informato, sempre tramite lettera lo scorso 9 febbraio, il Prefetto di Nuoro, Luca Rotondi. «Lo ringrazio per aver sollecitato l’assessorato regionale dell’Igiene, Sanità e dell’Assistenza sociale, e allo stesso tempo censuro pesantemente il modus operandi adottato da chi si è assunto l’onere di tutelare la nostra salute. Ritengo inammissibile – conclude Arca – che un cittadino o un amministratore locale debba chiedere l’intervento del rappresentante dello Stato per vedere riscontrata una sua legittima istanza vertente su tale bene primario».

©RIPRODUZIONE RISERVATA

In Primo Piano
Tribunale

Sassari, morti di covid a Casa Serena: due rinvii a giudizio

di Nadia Cossu
Le nostre iniziative