La Nuova Sardegna

Nuoro

Il comitato per la sanità alla marcia di Oristano

di Alessandra Porcu
Il comitato per la sanità alla marcia di Oristano

Plauso dell’associazione all’elezione di Cadeddu alla conferenza sociosanitaria Il coordinatore Francesco Nieddu: «Servono misure straordinarie e urgenti»

20 febbraio 2022
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MACOMER. A pochi giorni dall’elezione di Silvia Cadeddu a presidente del Comitato del Distretto socio-sanitario di Macomer, il Comitato per la difesa della sanità del Marghine plaude alla scelta dei sindaci dell’Unione dei Comuni. «Siamo convinti che possa essere la persona giusta per rivestire un ruolo così delicato – afferma il coordinatore Francesco Nieddu –. Conosce bene le problematiche. Confidiamo che farà il possibile per dare al territorio le risposte che merita. Già la prossima settimana definiremo la data di un incontro che sarà occasione per tracciare la linea da seguire. Apprezziamo la disponibilità al dialogo e al confronto. Questa è la strada giusta da imboccare per dar voce ai cittadini». Voce che risuonerà anche il prossimo 12 marzo a Oristano. «Quel giorno è in programma una grande manifestazione, promossa dal Comitato della provincia di Oristano, alla quale aderiranno anche quelli delle province di Nuoro, Ogliastra, dei territori del Goceano e del Sarcidano – spiega Nieddu –. Il Coordinamento per la difesa della sanità della Sardegna centrale sarà protagonista assoluto». Uomini e donne, giovani e meno giovani da tutta l’isola si daranno appuntamento nella centralissima piazza Roma. Nessun corteo, come prevedono le norme anti Covid, ma un’assemblea pubblica “allargata”.

Sul palco si avvicenderanno rappresentanti di associazioni, istituzioni, sindacati e forze sociali. Ancora una volta uniti per denunciare le criticità del sistema sanitario territoriale. Per dire no all’accentramento dei servizi nei “poli forti” di Cagliari e Sassari. Per domandare il riconoscimento dello stato di emergenza nelle aree più deboli. «Servono misure straordinarie e urgenti. I vertici a livello regionale e nazionale devono dare risposte – tuona Francesco Nieddu –. Così come i consiglieri e i parlamentari eletti nelle varie zone. Chiederemo conto del loro operato. È tempo che le promesse si tramutino in fatti. Bisogna agire. Dimostrare che non esistono paesi di serie A e paesi di serie B. Che tutti i cittadini sono uguali. Che tutti i pazienti hanno lo stesso diritto a ricevere cure e assistenza». Nella mobilitazione di marzo a Oristano vengono riposte tante aspettative. I promotori chiamano a raccolta l’intera isola. «Ci spenderemo perché il messaggio lanciato dalla piazza arrivi nei palazzi del potere. Vogliamo e dobbiamo essere ascoltati. Saremo lì, anche e soprattutto, per coloro che non potranno esserci. Per chi, ormai, non ha più voce in capitolo».

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