La Nuova Sardegna

Nuoro

Il Trenino verde ignora Ussassai

Lamberto Cugudda
Il Trenino verde ignora Ussassai

L’ira del sindaco che sperava nella riparazione di un ponte: «Tagliati fuori dal circuito da otto anni»

03 aprile 2022
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USSASSAI. «La data di questa mia lettera calza a pennello: il giorno dedicato agli scherzi. A quanto pare noi siamo sempre in balìa dei pesci d’aprile». Il sindaco di Ussassai (506 residenti, per la grande maggioranza pensionati), Francesco Usai, dopo avere appreso dei toni trionfalistici per la stagione 2022 del trenino verde in Ogliastra, che inizierà a Pasquetta e che, per l’ottavo anno consecutivo taglierà fuori tutto il territorio ussassese, si è imbufalito e ha scritto all’assessore regionale ai Trasporti, Giorgio Todde, e a Roberto Neroni, amministratore unico Arst. «Nell’enfasi gioiosa di tutti, operatori, politici e altri – spiega il primo cittadino – non posso che esprimere il mio forte rammarico, dato che da otto anni il territorio di Ussassai è privo di tale attrattore turistico-economico, nonostante gli sforzi fatti dall’attuale giunta e dagli imprenditori locali per valorizzare il territori».

Usai specifica che l’unica eccezione, in questo buio totale, è stata la data della consegna dei lavori di manutenzione straordinaria e messa in sicurezza sul ponte ferroviario di San Gerolamo, dal quale si arriva a Niala, dove vi è un ristorante. Tale consegna dei lavori aveva fatto sperare in una rapida riapertura della tratta ferroviaria con passaggio anche nel territorio ussassese. Il sindaco fa anche rilevare che dopo l’abbandono dell’impresa appaltatrice dei lavori sul ponte ferroviario di San Gerolamo (conosciuto anche come ponte de Irtzioni), oltre al danno adesso si aggiunge la beffa.

«Se fino ad agosto dello scorso anno – prosegue – con il traffico ferroviario sempre chiuso (il trenino verde faceva capolinea, come avviene da otto anni, a Gairo Taquisara, ndr) i turisti che arrivavano desiderosi di fotografare il paesaggio che fa da cornice alla maestosità del ponte ferroviario e affacciarsi dalla struttura, potevano farlo, mentre adesso è impossibile. I ponteggi realizzati per garantire le lavorazioni, ingabbiano e nascondono la travatura metallica e non incentivano foto ricordo. L’asportazione di numerose parti del piano di calpestio e delle rotaie del ponte hanno avuto come conseguenza il transito oltremodo pericoloso nel ponte, impedendone, giustamente, l’accesso».

Alla luce di questo, per il sindaco «vi è l’amarezza di sentirsi trascurati da tutte le istituzioni di ogni genere e grado: vedasi la mancanza del medico di base, la viabilità fatiscente, mezzi di comunicazione obsoleti, e il tarpare la voglia di fare, viene il ragionevole e fondato dubbio che ci sia un non meglio identificato disegno perché la tratta del trenino verde non passi nel nostro territorio comunale, visto anche il silenzio degli operatori turistici». Usai conclude: «Da cittadino, come tutti i miei compaesani mi sento scippato e preso in giro, e come sindaco peggio di Don Chisciotte, lasciato da solo a combattere contro i mulini a vento».

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