La Nuova Sardegna

Nuoro

Tribunale

Contanti prestati a tassi usurari, due nuoresi rinviati a giudizio

di Valeria Gianoglio
Contanti prestati a tassi usurari, due nuoresi rinviati a giudizio

Approdano davanti ai giudici due vicende nate dalla stessa inchiesta

02 marzo 2023
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Nuoro Per l’accusa, in poco più di un anno, tra la primavera del 2014 e l’estate dell’anno successivo, si era approfittato delle difficoltà economiche di un piccolo imprenditore edile, che stava affogando nei debiti, concedendogli un prestito di quindicimila euro, ma alla fine ne aveva preteso indietro ventisettemila suddivisi in tre tranche, applicandogli interessi dal 68 al 120 per cento superiori al limite fissato dalla legge. Per la difesa, le cose, in quel periodo, erano andate in maniera diversa: il prestito c’era stato, sì, ma non a interessi stratosferici, tantomeno a percentuali da usura. Era stato un semplice aiuto economico a un imprenditore.

Sarà il tribunale, da adesso in poi, a stabilire cosa sia successo effettivamente. Ieri, infatti, al quarto piano del Palazzo di giustizia, il gup Mauro Pusceddu ha rinviato a giudizio Paolo Francesco Delogu, 39 anni, nuorese, proprietario di un autolavaggio, difeso dall’avvocato Francesco Lai. Il processo, davanti al tribunale in composizione collegiale, comincerà il 17 giugno.

Lo stesso Delogu, a sua volta, è parte offesa in un procedimento che vede imputato per usura un altro imprenditore nuorese. Tutto era nato da un’unica indagine, dopo la segnalazione, disperata, di un imprenditore, e strada facendo, il sostituto procuratore Andrea Ghironi aveva deciso di suddividerla in diversi rivoli. La vicenda di ieri, dunque, è solo una parte delle tante. Non a caso, sempre ieri, dal gup, era approdata un’altra vicenda dello stesso filone, e che vede come parte offesa lo stesso imprenditore edile: Paolo Pedduzza, che si è costituito parte civile ed è rappresentato dall’avvocato Salvatore Pinna. E anche in questa seconda vicenda, il gup ha disposto un rinvio a giudizio. L’imputato che a maggio si dovrà presentare davanti al tribunale, si chiama Gianfranco Carli, 60 anni, nuorese, ed è difeso dagli avvocati Pietro e Mario Silvestro Pittalis. Carli, secondo l’accusa, dal 2009 al 2012 aveva prestato a Pedduzza 18mila euro in contanti applicandogli poi interessi dal 66 al 100 per cento superiori ai limiti di legge.

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