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Nuoro, Città Giardino dopo l’incendio: il verde rinasce grazie ai volontari

di Valeria Gianoglio
Nuoro, Città Giardino dopo l’incendio: il verde rinasce grazie ai volontari

Quindici alberi piantati dai ragazzi del Volta con il gruppo Plastic free

23 aprile 2023
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Nuoro «Qui davanti, due anni fa, le fiamme hanno distrutto tutto: era un disastro. Siamo riusciti a salvare questo mandorlo qui, e poco altro, ma la terra per fortuna è riuscita a riprendersi. E oggi, con i ragazzi del Volta, ne piantiamo diversi altri, compresi diversi gelsi e alcune piante di alloro che ci ha donato la forestale. Il mio sogno è che anche questa zona di Nuoro si riprenda, dai danni del fuoco e anche da quelli provocati a volte dall’abbandono». Cinquantasei anni, muratore di lunga esperienza, una passione smodata per la natura, per la Sardegna e per la Corsica, volontario della Protezione civile e da qualche tempo anche in prima linea con il gruppo Plastic free, guidato in provincia dalla giovane universitaria nuorese Veronica Canu: Nannino Capra nel suo primo mezzo secolo di vita ha avuto e coltiva mille interessi ma quello per la natura, in particolare, non lo abbandona mai, nemmeno quando il suo tempo libero scarseggia. Tant’è che negli ultimi venti anni, in giro per Nuoro, e in particolare nel suo quartiere, di alberi ne ha piantato la bellezza di duemila. E così, ieri mattina, di buon’ora, è già pronto nello spiazzo davanti alla sua villetta di via degli Oleandri, nel cuore del rione di Città Giardino. Sistema una quindicina di alberi di gelso e mandorlo da piantumare, mette da parte alcune zappe e un paio di rastrelli, prepara pure l’alloro gentilmente donato dalla forestale, e insieme all’amica e attivista Plastic free, Veronica Canu, osserva la fine della via, sotto il sole che batte, per capire se i ragazzi dell’istituto Volta siano o meno in procinto di arrivare grazie a un autobust messo a disposizione dall’Atp. Devono prendere parte alla nuova puntata del progetto ambientale che la scuola superiore nuorese ha promosso insieme al gruppo Plastica free di Nuoro.

«Oggi siamo alla seconda tappa di quel percorso – spiega poco dopo Veronica Canu – tempo fa con gli studenti avevamo ripulito l’area del nuraghe di Tanca Manna». «Siamo qui anche oggi perché con trenta nostri studenti di due classi dell’indirizzo sociosanitario stiamo facendo un percorso preciso che tocca anche l’ambiente e siamo sempre lieti, tra l’altro, di lasciare un segno tangibile e utile nel territorio, della nostra scuola e dell’impegno dei nostri allievi» spiega l’insegnante di lettere del Volta, Antonella Cidda, mentre, senza scomporsi nemmeno per un secondo, porta ai suoi allievi un paio di secchi di prezioso letame. Accanto a lei, tra un tripudio di guanti, sacchi, terriccio appena smosso e zappe, ci sono pure i suoi colleghi Giuliana Dessanai, Tora Santoru, Marco Seddone e Giuliana Monni. E la mattina, tra una pianta e una breve pausa ristoratrice, scorre veloce come il vento. Nannino Capra, nel frattempo, non fa mistero del suo sogno: recuperare tutti, ma proprio tutti, i danni devastanti che qualche anno fa le fiamme avevano provocato nel quartiere. «Basterebbe che ognuno di noi facesse il suo perché il terreno è buono e le piante e l’acqua faranno il resto» ripete, fiducioso. [COPYRIGHT] RIPRODUZIONE RISERVATA

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